2014

Silenzio stampa dopo il tonfo interno contro il Napoli.

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La società etnea prova a far quadrato, ma la salvezza appare sempre più una chimera

Dopo la buona gara contro la Juventus, probabilmente tutti si attendevano un Catania volenteroso ed intenzionato a vender cara la pelle nonostante le tante assenze. Invece, i rossazzurri hanno affrontato il Napoli nel peggiore dei modi e nell’arco dei primi quarantacinque minuti affondano senza reazione, incassando un poker pesantissimo. La squalifica di Bergessio, unica punta nella rosa dell’Elefante, nonché un Andujar tutt’altro che irresistibile (il portiere, ormai ceduto proprio al Napoli, è stato contestatissimo dopo la clamorosa papera di domenica contro la Juve) hanno influito negativamente sull’esito finale del match. Una squadra molle ed impacciata, quella rossazzurra, che ha avuto il coraggio di riprendersi solo nella ripresa, quando i partenopei hanno allentato la tensione. Le reti di Monzon e Gyomber servono soltanto a rendere meno amaro il boccone, ma la contestazione dei tifosi, una squadra smarrita e poco tonica, unita ad un ultimo posto in graduatoria che lascia pochi spazi alla speranza salvezza, sono fatti ineluttabili. Il 2-4 interno contro il Napoli, fa scattare automaticamente il silenzio stampa in casa Catania. Bocche cucite fino a lunedì prossimo, quando gli etnei alle 19 si recheranno ad Udine per affrontare i friulani.

Dal nostro corrispondente

Andrea Mazzeo

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