Siena, Rosina: ?La mia occasione. Spalletti?? - Calcio News 24
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2012

Siena, Rosina: ?La mia occasione. Spalletti??

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SIENA ROSINA – Vuole tornare protagonista per non tornare a far le valigie Alessandro Rosina, che sotto la guida di Serse Cosmi ha una grande chance: «Già. Non vedo l’ora. Resto un bambino innamorato del pallone. Ero partito benino. Mi sono fermato. Mi auguro di poter dare subito qualcosa, sento la fiducia e mi sono integrato in un bel gruppo. Vivo fuori dal centro ma Siena mi piace. Ho capito lo spirito, il Palio…», ha dichiarato l’attaccante del Siena nell’intervista rilasciata per la Gazzetta dello Sport.

La precedente esperienza a Cesena non è stata fantastica.
«Non ho giocato tanto. Venivo da due anni in Russia e da una preparazione impostata in tempi differenti. Ma sono stato bene e ci siamo salvati. Sono pronto a lottare».

Dopo Torino, è andato allo Zenit: soldi veri, due titoli vinti, ma non da protagonista. Era un italiano allenato da un italiano. Cosa non ha funzionato? 
«Con Spalletti non c’era feeling. Penso non abbia creduto in me. E immagino non amasse una parte del mio carattere, solare, a volte ironico. Ai compagni stavo simpatico. Ho un po’ pagato in questo ambiente ipocrita la mia schiettezza. Mai fatto niente di falso per ottenere un traguardo».

Di ironia, però, lei ne ha messa. Ricorda quando faceva le pagelle ai compagni del Toro? 
«Mai fatte. Tutta colpa del mio sito affidato a un collaboratore che, poi, dovetti cacciare. Non feci nulla io e chiesi scusa ai compagni. Ma di Torino resta un gran ricordo, il nomignolo Rosinaldo. E poi c’è l’Under 21 con l’Europeo vinto nel 2006».

Ora chi le piace nel suo ruolo? 
«Insigne, e a Napoli non è facile. Poi El Shaarawy».

Potrà essere l’uomo decisivo nella sfida decisiva tra Milan e Zenit in Champions? 
«Sarà una partita aperta. Lo Zenit è capace di tutto. Il Milan deve guardarsi dal portoghese Danny, il migliore della mia ex squadra, rapidissimo, trequartista dentro. Ho un gran ricordo di San Pietroburgo come esperienza di vita: vivevo in centro ed è più bella di Mosca. Ho imparato il russo. Calcisticamente non basta vincere, se giochi poco l’amaro resta. È un campionato più modesto. I ritiri sono strani: mangiano lasagne, arrosto, patate prima delle partite».

Con chi viveva in Russia? 
«Con mia moglie».

A proposito: sa che dicono? Che lei ha perso la testa per l’ex Miss Italia Edelfa Chiara Masciotta e siete innamoratissimi.
«Ma questa è privacy. Sto con mia moglie».