2009
Siena, Mezzaroma: “Cessione Roma? Si lavora sott’acqua”
L’attuale presidente del Siena Massimo Mezzaroma ai microfoni di Radio Power 100.5 ha parlato anche del possibile futuro della Roma. Questa l’intervista integrale ripresa da vocegiallorossa.it:
Iniziamo con una domanda in generale su quello che è attualmente il movimento calcistico italiano. Che idea si è fatto?
Anche se è relativamente poco che sono nel mondo del calcio professionistico, l’idea che ho è un po’ una china generale dello sport italiano, soprattutto gli sport di squadra dove noi italiani riuscivamo ad esprimerci meglio. Nel mondo del calcio le nostre generazioni più giovani forse sono meno competitive, hanno meno fame di altri ragazzi giovani di diversa nazionalità , abbiamo visto gli svizzeri ottenere grandi risultati nel calcio giocato, risultati che a noi mancano. Quindi secondo me c’è un problema generazionale, un problema degli sport di squadra in generale, ma anche un problema di responsabilità da parte delle società , probabilmente di non esser riuscite a trovare un linguaggio giusto nei confronti dei giovani italiani per farli crescere. Per quanto riguarda gli stadi, nell’economia di oggi, anche i venti euro di curva pesano, sulle famiglie, sui ragazzi. Se a questo aggiungiamo che non sempre è garantito di poter godere allo stadio di uno spettacolo calcistico pulito, diventa difficile convincere le persone a spendere soldi per un biglietto piuttosto che non guardare la partita in tv. C’è da fare tantissimo sotto questo punto di vista, il mondo del calcio in Italia è sicuramente da prendere e ribaltare.
C’è una regola nel mondo del calcio che vorrebbe fare, o abolire, per migliorare il movimento calcistico?
Bisogna prendere atto del fatto che siamo nel 2010, è cambiato un millennio, invece credo che il calcio si sia portato dietro troppi aspetti negativi. Confrontando calciatori del passato con quelli attuali, risalta soprattutto uno spirito diverso, che è difficile trovare nei calciatori di oggi.
La paura per gli amanti del calcio è che si arrivi ad un punto di non ritorno. Qual’è la medicina per guarire?
Sicuramente tornare a considerare il calcio un gioco. I giocatori professionisti lo considerano un’attività lavorativa come altre, non è cosi. Bisogna rendersi conto che chiunque faccia sport a livello profesisonistico, è comunque un privilegiato, e questo già di per sè dovrebbe illuminarti la giornata. Quindi ripeto, bisognerebbe guardare il mondo del calcio con un occhio un più giocoso, meno serio, forse dovremmo iniziare a prenderci meno sul serio, parliamo del calcio con un peso che sembra di parlare della seconda Guerra Mondiale, e non deve essere così.
Stiamo parlando di spaccature nel mondo del calcio, che idea si è fatto riguardo al tessera del tifoso?
L’idea di un tentativo, da parte dello stato Italiano, di cercare di porre rimedio a una china oggettivamente negativa, difficile da gestire, quindi non discuto l’analisi che ha portato alla tessera del tifoso, sono daccordo. Secondo me per come è stata applicata, per come è stata comunicata e per come si sta portando avanti; non garantisce un futuro limpido perchè comunque ritengo sia un non senso quello di imporre la tessera del tifoso e poi di consentire la vendita dei biglietti ai tifosi ospiti nei settori dove normalmente ci sono i tifosi di casa. Secondo me ci sono tutta una serie di fattori incomprensibili nella tessera del tifoso, la stiamo studiando, tra l’altro ne abbiamo fatte moltissime, ma la performance della tessera del tifoso, al momento, mi sta deludendo. C’è oggettivamente una diminuzione degli incidenti allo stadio, ma anche perchè c’è un crollo verticale delle persone che vanno allo stadio.
A Roma la tessera del tifoso ha creato un grande spaccatura tra il tifo e la Presidenza, che idea si è fatto del periodo che sta attraversando la società giallorossa?
La tessera del tifoso ha creato spaccature in tutta Italia, anche in serie B. I tifosi sono una parte importante della società , perchè riescono ad essere incisivi per la squadra in campo. Quindi quello della tessera è un problema generale, non riguarda solo la Roma. E’ stata soprattutto mal comunicata, andrebbe fatta una riformazione dalle fondamenta della tessera del tifoso. Quindi chiudendo sulla tessera del tifoso, credo che sia uno strumento da rivedere pesantemente, soprattutto alla luce di qualche mese di esperienza negativo. Per quanto riguarda la Roma, questa estate si sono creati i presupposti per un passaggio di proprietà , quindi come sempre avviene in un gruppo, in una società , quando è il vertice che sta cambiando, sicuramente le situazioni si complicano, si rendono più confusionarie. Dobbiamo anche ricordarci che il campionato è ancora molto lungo e alla fine saremmo tutti pronti ad applaudire il bel gioco che la Roma faceva vedere lo scorso anno.
Ha sentori su chi sarà il prossimo Presidente della Roma?
Non ho assolutamente alcun sentore, non si sa veramente nulla, sono tutti molto abbottonati anche nel mondo bancario e nel mondo imprenditoriale di Roma non circolano voci. Secondo me si sta lavorando, giustamente, sott’acqua perchè il ritorno mediatico di un cambio di proprietà dell’As Roma, è un ritorno importante. Quindi credo stiano lavorando profondamente all’analisi di chi possa essere il meglio per questa società e credo che i tifosi della Roma debbano avere pazienza. C’è un’interesse molto forte anche da parte di chi vende nel trovare un soggetto liquido, creditore ed importante, perchè credo che anche la banca vorrà cercare di mantenere un eventuale guadagno tenendo magari la partecipazione della Roma, sarebbe logico in quanto la Roma è quotata in borsa.
Secondo lei, ruota attorno alla possibilità della costruzione del nuovo stadio l’acquisto della Roma?
Se gira intorno alla costruzione dello stadio, significa che ad essere interessati sono prettamente imprenditori italiani o romani. Se invece distacchiamo questo punto, anche se lo stadio deve essere comunque una voce importante per le società di calcio, si potrebbe pensare a delle società specializzate con dei fondi speculativi che comprano le società , le rimettono a posto e cercano di far guadagnare titolo in borsa rivendendolo.
Prima di salutarla, una battuta su questa diatriba a distanza ta Juventus ed Inter?
Il mondo del calcio avrebbe fatto bene a mettere una pietra tombale sull’intero argomento.Capisco le istanze sia della Juventus che si è vista togliere quegli scudetti che i giocatori sentono comunque guadagnati sul campo, dall’altra parte l’Inter che magari si è sentita defraudata, ritengo che però per il bene del calcio, i temi importanti come creare un clima nuovo, riempire gli stadi, siano altri, e non so quanto questa diatriba aiuti ad uscirne. Dall’altra parte, fortunatamente, esiste ancora il papà che porta il figlio allo stadio a vedere la partita con le loro sciarpe, vivo la realtà di Siena che è una realtà davvero bella, una grande tifoseria che riesce sempre ada andarsi a godere la partita. Siena è un laboratorio in cui bisognrebbe andare a studiare per riprendere quello spirito, quella civiltà calcistica e riportarla nelle grandi piazze.
Un’ultima domanda, ha un sogno nel cassetto di poter diventare un giorno presidente dell Roma?
No, il mio sogno nel cassetto è quello di poter vedere a Roma una grande manifestazione di sport, per poter dimostrare al Mondo che questa città non ha alcun problema dal punto di vista dell’ospitalità , dell’organizzazione. Mi piacerebbe veder smentite le troppe critiche che vengono rivolte a questa città .
Fonte: vocegiallorossa.it