2013
Siena, Carillo: ?Chiarimento con Gastaldello?
SIENA SAMPDORIA CARILLO – Intervistato da Il Secolo XIX, il vice di Beppe Iachini ha parlato della sua squalifica dopo il caos scoppiato durante la partita Siena-Sampdoria e che l’ha visto protagonista di un diverbio con il difensore blucerchiato Gastaldello: «Io unico squalificato? C’è sempre uno che si prende le colpe di tutti. Ma dai, va bene così, meglio io che mister Iachini o qualche giocatore. Secondo me non è successo niente di particolare. Cose che in campo possono succedere. Ecco forse sono state le immagini televisive ad amplificare la situazione, il fatto che ci fosse confusione, tanti giocatori, lo steward che ha sollevato Gastaldello… Perché poi uno teneva di quà, l’altro di là, non c’è stato dato modo di entrare in contatto, anche brusco per carità, ma ci saremmo chiariti lì. Ne sono sicuro», ha dichiarato Carillo, che poi è ha rievocato l’episodio: «Ho visto Gastaldello che si stava avvicinando a Iachini in un modo che non mi è piaciuto, ritenendo che fosse stato il mister ad avere calciato in campo quel pallone. Io sono intervenuto perché secondo me Gastaldello ha reagito in maniera eccessiva nei confronti di Iachini. In fin dei conti è stato il suo mister per sei mesi, abbiamo vinto un campionato come sappiamo, entusiasmante, sofferto. Proprio lui è stato designato da Iachini capitano della Samp dopo che era stato ceduto Palombo. Ecco da lui una reazione così non me la sarei aspettata. Anche perché qualcuno poi da fuori potrebbe equivocare, pensare che tra noi ci fossero vecchie ruggini. Invece potete credermi o meno, ma tra noi e Gastaldello non c’è mai stato in quei mesi nessuno screzio. Niente di niente. A fine gara gli ho detto che la sua reazione mi era sembrata eccessiva, pur comprendendo il nervosismo del momento. Lui mi ha risposto che la palla da sola in campo non poteva esserci entrata… ripeto, secondo me sono episodi che possono succedere in una partita di calcio. Iachini, Tafani e io ci siamo abbracciati con tutti, ma proprio con tutti. Romero, che tra l’altro ce l’aveva con Bogdani per quel fallo e non con me, mi ha anche regalato la maglia. Non potremo mai dimenticare quell’esperienza fantastica vissuta alla Samp. Ormai resteremo blucerchiati per sempre».