2013
Siena, Antonelli: “Proviamoci fino in fondo”
SIENA ANTONELLI – Intervistato da Radio 24, l’attuale d. s. del Siena Stefano Antonelli ha risposto alle domande dei giornalisti in studio su molti argomenti. Tra questi, il principale: l’incredibile “risurrezione” dei bianconeri, vincenti ieri contro la Lazio, in campionato.
SALVEZZA NON PIU’ LONTANA – “La sostanza dice che abbiamo 21 punti e che stiamo rincorrendo dal primo giorno del ritiro estivo l’obiettivo della salvezza. E’ un percorso molto particolare, molto duro, ma abbiamo un gruppo che, giorno dopo giorno, ci sta dimostrando nelle difficoltà cose positive. Abbiamo un gruppo forte, oltre dal punto di vista calcistico, anche morale. Siamo in corsa e ci proveremo fino in fondo con grande dignità“, le parole di Antonelli.
LA VITTORIA DI IERI – “Nel preparare questa partita, ritenevamo la Lazio la squadra italiana più importante, dopo la Juventus. Ha giocatori di qualità in tutti i reparti. Contro Napoli e Borussia Mönchengladbach hanno dimostrato grande aggressività e temperamento. In questo caso non sai mai se è merito di chi non ti ha fatto giocare o di chi non ha giocato. Con questo, ovviamente, non voglio andare a depauperare e sminuire quanto fatto dalla nostra squadra che ha fatto moltissimo”.
SUL CASO MONTE PASCHI, SPONSOR DEL SIENA – “Personalmente, mi occupo di parte tecnica. Conosco l’argomento, ma ci siamo isolati e pensiamo al campo. Sul campo questa preoccupazione non arriva”.
BENVENUTO MALAGO’ – “Faccio un grandissimo in bocca al lupo al nuovo presidente del CONI Giovanni Malagò. Ho la sensazione che con Malagò si possa fare qualcosa di nuovo, qualcosa di diverso ed importante per il futuro”.
SU MILAN-BARCELLONA – “Penso che il Barcellona sia una squadra incredibile: quando poi metti un uomo su Messi, voglio poi vedere chi metti su Xavi, Iniesta e quanto ancora. Allegri sa esattamente cosa dovrà fare, ha una squadra di qualità a disposizione. Il Barcellona non è solo Messi, il Barcellona ha una squadra straordinaria, con quei due là in mezzo che sono qualcosa di straripante. Non è facendo la marcatura a uomo su Messi che puoi fermare il Barcellona“.