RAZZISMO MILAN SIENA ANGELO – Intervistato da La Repubblica per esprimere la sua opinione in merito alle polemiche scoppiate dopo i cori razzisti a Busto Arsizio nell’amichevole tra Pro Patria e Milan con la conseguente sospensione della partita, Angelo si è allineato con la posizione del presidente della FIFA, Blatter: «Difficile giudicare, ognuno ha le proprie reazioni. Io al posto di Boateng non avrei reagito così. Non serve a niente. Si dà importanza a maleducati, non si risolve il problema del razzismo. Credo sia sbagliato guardare l’episodio singolo. È capitato anche a me di essere insultato. Ma il razzismo in Italia non riguarda soltanto il colore della pelle. Se va in Brasile, in Germania o dovunque, gli potrebbe capitare. I cori razzisti, purtroppo, esistono dappertutto e temo per sempre», ha dichiarato il difensore del Siena, che ha aggiunto: «Ma penso che lasciare il campo sia sbagliato. Meglio ignorare e ricordarsi che il razzismo non riguarda solo il colore della pelle. Italia razzista? Sì. Il 30% della popolazione è di origine straniera, non c’è bisogno di entrare in uno stadio per rendersene conto. Ogni giorno ci sono discriminazioni anche più gravi. E non si può ignorare un dato di fatto. In Italia c’è ancora razzismo tra Nord e Sud. Come fate a non vedere questo, prima di pensare al resto?».