2013

Si ferma la Roma, tradita proprio da Cerci

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La capolista si ferma dopo dieci vittore consecutive. E’ proprio l’ex Cerci a fermarla

Il Torino compie il miracolo e ferma la Roma con una partita caparbia. A punire i giallorossi, che si fermano ad un passo dal record di undici vittorie consecutive stabilito dl Cagliari nella stagione 1966/67, è proprio Alessio Cerci. Il figliol prodigo cresciuto in seno alla Lupa e poi “cacciato” dalla capitale. La squadra di Garcia dunque per la prima volta in stagione conosce una sensazione mai provata prima: quella di essere rimontata. Dall’altra parte quella di Giampiero Ventura, per la prima volta nell’ultimo mese, riesce a riprendere gli avversari senza essere rimontata. Questo è il calcio: i “cugini” della Juventus ringraziano.

Nei primi 25 minuti la partita è bloccata. Il Toro gioca con dieci uomini dietro la linea della palla e la Roma fa fatica a trovare gli spazi. Poi la capolista decide mette la freccia e decide che è l’ora di accelerare. Al 25’ Florenzi sfiora il “glasso” dai 30 metri con una gran botta al volo su angolo di Pjanic: palla alta d’un niente. Tre minuti dopo arriva il vantaggio. Balzaretti coglie impreparata la difesa granata, imbecca con il contagiri Pjanic che da due passi offre a Strootman un pallone soltanto da spingere in porta. Il Toro prova subito a reagire con Cerci che tra il 36’ e il 45’ prima sfiora la traversa su punizione, poi impegna severamente De Sanctis son un tiro a giro deviato in angolo ed infine offre ad El Kaddouri una palla d’oro. Peccato che il marocchino ex Napoli non sia lucido come Strootman e spari addosso al portiere avversario.

Nella ripresa la squadra di Ventura non ci sta e torna in campo con gli occhi della tigre. All’11’ Meggiorini si traveste da fenomeno e al volo, su perfetto assist di Basha, costringe De Sanctis al miracolo da posizione quasi proibitiva. Sette minuti dopo è ancora l’ex attaccante di Novara e Genoa ad essere protagonista: ruba palla a Benatia e offre a Cerci il più facile dei gol dell’ex. La Roma non patisce il colpo e con la bava alla bocca si getta in avanti alla ricerca del gol della vittoria che però non arriva nonostante 25 minuti di assedio al fortino granata e due punizioni di Ljajic disinnescate da Padelli. Finisce 1-1 con la Roma che non riesce a rispondere alle vittorie di Napoli e Juventus e con il Torino che una volta tanto riesce a rimontare dopo essere stato tante volte recuperato.

 

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