2015
Shock e paura: il post Francia-Germania
Giocatori informati dopo la partita: emergono ansia e timori
Il boato fortissimo, Patrice Evra si gira verso la curva per capire cosa stava accadendo, ma non era facile accorgersi di cosa stesse succedendo. Nessuno poteva immaginarsi la strage terroristica più sanguinosa sul suolo francese. E, infatti, Francia e Germania solo al rientro negli spogliatoi hanno scoperto quanto accaduto a Saint Denis e nelle altre zone di Parigi prese di mira dagli attentatori. L’emittente radiofonica RMC ha ricostruito i primi momenti di sgomento: si parla di un vero e proprio shock quando scorrono le immagini degli atti terroristici.
SHOCK E PAURA – I giocatori prendono subito telefoni e tablet per capire cosa succede e mettersi in contatto con le famiglie, ma la rete telefonica è bloccata nella zona di Saint Denis dopo la partita e l’impresa diventa ardua. Le attività di stampa post-partita vengono annullate ed è solo il presidente federale Le Graet a parlare, mentre le squadre restano negli spogliatoi raggiunti da amici e famiglie. Il ritrovarsi è commovente, ma in Antoine Griezmann divampa l’angoscia, perché la sorella dell’attaccante aveva trascorso la serata al Bataclan. Solo qualche ora dopo scoprirà che è illesa. Tra le vittime della sparatoria, invece, ci sarà la cugina di Lassana Diarra. Lo Stade de France si svuota, ma all’interno restano i giocatori delle due nazionali. I tedeschi trascorrono tutta la notte sui tappettini dello spogliatoio: solo ieri mattina sono partiti per non dare nell’occhio in piccoli gruppetti divisi verso l’aeroporto.
TIMORI – E’ stato concesso un drink post-partita: Coca Cola per lo staff tecnico, birra per il team manager Bierhoff, che si è lamentato: «Ci è stato assicurato che nello stadio fossero state adottate tutte le misure possibili. C’era grande insicurezza, paura, e un umore strano nello spogliatoio. I giocatori erano sotto choc, molti hanno preso il cellulare per informarsi o per chiamare parenti e amici. Il comportamento dei giocatori è stato esemplare, in piena solidarietà con i nazionali francesi». I francesi si fermano per solidarietà fino alle 3 con i colleghi tedeschi. Arrivano a Clairefontaine non prima delle 4, stanchi, tristi e sconvolti. L’allenamento di ieri è stato rimandato al tardo pomeriggio, ma qualche giocatore avrebbe preferito lasciare il ritiro per passare più tempo con le proprie famiglie, magari nell’ipotesi che la sfida contro l’Inghilterra venisse annullata, ma non c’è stato alcun passo indietro. Nel centro federale verrà installato un metal detector: gli standard di sicurezza sono arrivati a livelli mai visti.