Europei
Shevchenko: «L’Ucraina a EURO 2024: ecco il nostro bilancio. Siamo usciti per differenza reti ma potevamo fare di più. Abbiamo tanti giovani che giocano per un MOTIVO»
Andriy Shevchenko è intervenuto per parlare sul campionato Europeo 2024 disputato dall’Ucraina in Germania, terminato ai gironi
Andriy Shevchenko, ex grande attaccante del Milan, in qualità di presidente della Federcalcio ucraina ha accompagnato il suo Paese all’Europeo. Un’esperienza finita al girone, ma dal valore enorme per una popolazione da due anni in guerra.
L’ESPERIENZA – «Prima del torneo abbiamo diviso gli obiettivi: quello sociale e quello sportivo, che era qualificarsi e giocare bene. La squadra ha sbagliato la prima partita con la Romania, poi ha avuto una bella reazione vincendo con la Slovacchia e pareggiando con il Belgio, ma non è bastato, anche se siamo usciti solo per la differenza reti. Non c’è margine di errore».
LA SCONFITTA ALL’ESORDIO – «Non so cosa sia successo, ma la realtà è che i giocatori non sono stati in partita».
IL MESSAGGIO DI ZELENSKY E LA VITTORIA CON LA ROMANIA – «Sicuramente il presidente ha dato un messaggio molto positivo, che ha incoraggiato i giocatori. La squadra ha capito di aver sbagliato la prima gara ed è stata molto diversa. Ha avuto la reazione di orgoglio di una squadra che gioca per una nazione in guerra».
LA GUERRA – «La nostra mentalità è quella di non lamentarsi, ma di trovare le soluzioni. Da quando la guerra è cominciata, tutti siamo stati colpiti dalla tragedia. Ci sono giocatori che hanno perso non solo la casa, ma l’intera città da cui venivano. Questa però non è una scusa. La nostra realtà adesso è questa ed è semplice: o andiamo avanti e ci adattiamo o non viviamo».
I GIOVANI – «C’è una buona generazione e tante famiglie sono uscite dall’Ucraina: i bambini si formano in Germania o Italia: il centravanti della nostra U19 gioca nell’Empoli. Altri due sono al Bayern, altri in Inghilterra. E lo scouting funziona».
LA SOLIDARIETA’ – «Sì, tante persone ci danno un supporto importante. La Germania ci aiuta molto, così come Francia, Inghilterra, Polonia, Norvegia, Romania. L’elenco è molto lungo. E naturalmente c’è l’Italia. Il presidente Gravina ha firmato un memorandum di collaborazione per ospitare i piccoli calciatori ucraini delle città più colpite: i primi sessanta sono in partenza. E i nostri giovani allenatori possono venire a Coverciano per i corsi».