2017
Shevchenko valuta il Milan: «Serve pazienza, ecco come avrei agito io»
Mentre si prepara al Mondiale in Russia con la sua Ucraina, il commissario tecnico Andriy Shevchenko butta un occhio sul Milan e sul momento grigio del Diavolo
Andriy Shevchenko sta provando a portare l’Ucraina ai Mondiali di Russia 2018, ma non perde di vista l’Italia, sua patria calcistica d’adozione. Racconta di ispirarsi ai grandi allenatori italiani che ha avuto e di voler tornare da noi un giorno in panchina. Il calcio italiano è tornato a crescere, ammette Sheva, anche grazie a allenatori rivoluzionari come Conte o Allegri o Sarri. Lo Scudetto, però, sarà appannaggio della Juventus, col Napoli subito dietro e l’Inter lì fino in fondo, garantisce l’ucraino. E il Milan? Beh, sul Milan il discorso è differente e Shevchenko vuole chiarire le dichiarazioni pungenti lasciate in passato: «Io avrei comprato 3-4 titolari nuovi di grande valore. La nuova strada è legittima ma presuppone un programma a lunga scadenza. È stato comprato il futuro, i fuoriclasse veri arriveranno nei prossimi anni».
Milan, Ucraina, Italia: Shevchenko la pensa così
Sheva pensa sia giusto alzare al massimo l’asticella anche nelle dichiarazioni, ma cambiare 10-15 giocatori in un colpo solo non è uno scherzo. «Non so come finirà il derby – prosegue il ct ucraino – ma so che per il Milan è già un dentro o fuori». Poi parla del derby di Champions League del 2003 e lo mette tra i suoi preferiti, assieme alle sfide tra Paolo Maldini e Javier Zanetti, i due capitani di un tempo. Infine Shevchenko passa a trattare il tema nazionali e il prossimo Mondiale. La sua Ucraina è vicina alla qualificazione ma ancora non è certa del pass per la Russia. C’è il rischio playoff e quindi la possibilità di incontrare l’Italia. «Gli azzurri stiano tranquilli, ci ritroveremo assieme al Mondiale. Senza l’Italia la Coppa del Mondo non ha sapore» conclude Andriy Shevchenko a La Gazzetta dello Sport.