2015
Shaqiri: «Inter, prendiamoci l’Europa»
Il fantasista svizzero punta sul rilancio europeo
Ci hanno messo poco i tifosi dell’Inter ad innamorarsi di Xherdan Shaqiri, che però resta con i piedi per terra quando si tratta di delineare il cammino nerazzurro: «L’idea-Champions non è un argomento da trattare ora, ma se le vinciamo tutte chissà… Ho collezionato trionfi in ogni squadra in cui ho giocato, e la stessa cosa voglio fare qui, all’Inter. A questo punto della stagione, realisticamente, si può puntare solamente all’Europa League. Facile non è, perché la concorrenza è forte e tanta», ha dichiarato il fantasista svizzero ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, a cui ha svelato il primo contatto col club nerazzurro: «L’Inter era in contatto coi miei agenti, quindi anche con mio fratello (Erdin, ndr.). E’ una storia che nasce da lontano, perché il club mi conosceva, mi risultava che fossi sempre sotto i suoi occhi. Poi due belle chiacchierate che ho reputato da subito molto importanti. Mancini mi ha spiegato che il campo lo avrei visto molto, la filosofia sua e della società, il progetto di gioco e la voglia di riportare l’Inter dentro l’antica e più recente storia gloriosa. E così, sono qui».
EURORIVALI – L’Europa League, dunque, l’obiettivo alla portata dell’Inter, che però dovrà vedersela col Wolfsburg: «Io sono molto contento del fatto che ci siano capitati loro: perché ai forti piace misurarsi coi forti. Contro di loro, quand’ero in Bundesliga, ho fatto buone partite: gol, assist e tante belle cose. Vivono un bel periodo, sono forti, tecnici. Ma ripeto: se elimini il Wolfsburg puoi andare a vincere l’Europa League».
LA NAZIONALE – Sulla possibilità di abbandonare la Svizzera per indossare la maglia del Kosovo, se fosse riconosciuto dalla FIFA, Shaqiri ha spiegato: «Il cambiamento di per sé è possibile, ma pensarci adesso è fuori luogo per il fatto che decisioni definitive non ce ne sono. Io spero che la nazionale del Kosovo possa essere riconosciuta dalla Fifa, ma al contempo io nella Svizzera mi sento a mio agio, sono felice, abbiamo fatto grandi cose. Ne parleremo insomma, ma resta il fatto che nella mia nazionale attuale sto alla perfezione».
I COMPAGNI – Shaqiri, che preferisce firmare per la vittoria nel derby piuttosto che per un suo gol contro il Milan, ha parlato poi di Lukas Podolski: «E’ una persona molto tranquilla, e non credo che sia giù per le critiche dei media. E’ un professionista serio, aiuta tutti, corre tanto, vive un periodo difficile ma ha l’esperienza giusta per uscirne. Si vede in allenamento che fra poco farà belle cose, e non sono d’accordo sulle critiche che gli stanno piovendo addosso». E poi ha parlato di Mateo Kovacic: «Lui è molto giovane, e come tutti i giovani vuole giocare il più possibile. Ma tutto questo lo decide una persona sola: l’allenatore. E l’allenatore va rispettato. Bisogna accettare le sue decisioni dando il top quando si è chiamati a fare la propria partita. Sempre».
NEXT MATCH – Infine, in vista della sfida contro il Napoli: «Batterli non è affatto facile, squadra bella e importante. Però fare tre punti avrebbe un peso anche psicologico. Anche per l’idea di aver battuto una grande, sì. Bisogna giocare bene e crescere. Le carte per poter vincere ci sono tutte».