2018
Sgarbi sulla scia di Berlusconi: «Prendo il Cervia, con me sesso libero per i giocatori»
Cervia: Vittorio Sgarbi prossimo all’acquisto del club come Berlusconi per il Monza. In una intervista il noto critico d’arte dichiara le proprie originalissime intenzioni e spiega il suo progetto
Qualche giorno fa il suo annuncio aveva creato non poco clamore: Vittorio Sgarbi nuovo padrone del Cervia. Nel giro di poco tempo, quella che sembrava effettivamente nient’altro che una trovata pubblicitaria, ha trovato conferma: il noto critico d’arte televisivo e politico, passato alla storia per le celebri diatribe del Processo di Biscardi o, piuttosto, per quell’appellativo (“capra”) che ben presto è diventato il suo marchio distintivo, è davvero intenzionato a tuffarsi nella nuova avventura calcistica con la squadra romagnola. «L’ho detto anche in tv, vado fino in fondo: lo rinominerò Cervia Milan Marittima e nel giro di poco tempo voglio portarlo dalla Promozione in Serie A», ha confermato stamane Sgarbi a La Gazzetta dello Sport.
La scelta dell’attuale parlamentare di Forza Italia segue quella dell’amico Silvio Berlusconi di prelevare il Monza, non proprio una casualità… «La mia è una posizione di laboratorio. Come la scelta di Berlusconi di prendere il Monza, per lui è una questione emotiva, certo, ma anche strategica. Lo stesso vale per Urbano Cairo con il suo Torino, i Della Valle e la Fiorentina. Questi grandi imprenditori che hanno comprato delle squadre di calcio, lo hanno fatto per potere e per immagine. Io invece voglio dare visibilità al Cervia: io ce l’ho già e voglio regalarla al club. La mia è un’operazione principalmente missionaria». E dire che proprio il Cervia allenato da Ciccio Graziani, qualche anno fa, era stato protagonista di un famoso reality show, Campioni, in onda su Mediaset. Adesso una nuova ribalta mediatica per motivi sostanzialmente diversi.
Sgarbi, che ammette provocatoriamente di poter pensare addirittura a Beppe Marotta come manager della sua squadra e di sentirsi a metà strada tra il sanguigno Maurizio Zamparini ed il mecenate Massimo Moratti in quanto a gestione del club, non prenderà però propriamente a modello Berlusconi sulle questioni legate all’etica calcistica. Se l’ex numero uno del Milan ha infatti scelto di dare una serie di regole ben precise ai calciatori del Monza (niente barba, niente orecchini e niente tatuaggi), il critico d’arte, notoriamente molto legato ai piaceri della carne, andrà in senso opposto… «Se sono favorevole al sesso prima delle partite? Favorevolissimo. Non credo che danneggi. Anzi. Credo che uno che fa del buon sesso non troppo faticoso sia in condizioni migliori per giocare a calcio». Niente male davvero come inizio, non c’è che dire.
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