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2016

Setti: «Abbiamo dato tutto. Del Neri? Sbagliato non prenderlo prima»

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setti verona luglio 2015 ifa

Sempre lui: «Quando le annate nascono storte, rimangono storte e siamo in credito con la fortuna. Faremo il massimo per tornare in A»

Maurizio Setti, presidente del Verona, vuole lasciarsi alle spalle e superare il polverone che si è alzato nei giorni scorsi prima del match, poi perso, contro il Palermo. Intervenendo a Radio Anch’io Sport su Radio Uno, il patron ha dichiarato: «Mi rendo conto che oggi una persona onesta sia una rarità, ma io come uomo e noi come società, nei confronti dei nostri tifosi e del sistema calcio, non abbiamo mai una volta fatto ciò che non dovevamo fare e anche ieri sera lo abbiamo dimostrato. Ma quando le annate nascono storte – ha continuato Setti – rimangono storte e siamo in credito con la fortuna. Abbiamo iniziato il campionato con tutti giocatori di proprietà e solo uno in prestito, abbiamo investito comprando giocatori come Viviani dalla Roma o Bianchetti dall’Inter. Se i valori di Carpi e Frosinone sono quelli, punto più o punto meno, il Verona invece non meritava di andare in Serie B, ma accetto il verdetto».

IL PARACADUTE – Naturalmente ha parlato anche del paracadute, argomento che ha fatto alzare la polemica da parte del patron del Carpi perché al Verona non conveniva che perdere contro il Palermo visto che in ballo per l’Hellas c’erano 15 milioni di euro in più. Così è andata con il Verona che perde, il Palermo salvo e il Carpi retrocesso, risultati che permetteranno agli Scaligeri di incassare i famigerati 15 milioni in più in caso di doppia permanenza in Serie B. Su questo e sui “danni” che crea la retrocessione ha dichiarato: «Quella del paracadute non è una cosa ad hoc per determinate persone o squadre. La serie B è un baratro dal punto di vista commerciale, di marketing, di diritti tv e il paracadute è un ammortizzatore per i problemi che devi affrontare quando scendi in una categoria dove il volume di affari si riduce, se ti va bene, del 40%».

DEL NERI – Sulla scelta di esonerare Mandorlini per assumere Del NeriSetti, ha dichiarato, con un po’ di rimpianti che: «Del Neri ha dato un cuore più forte e più intenso alla squadra. Se lo avessimo avuto da inizio stagione oggi saremmo salvi – e ha continuato dicendo – Forse nel trapasso dirigenziale dovevo capire che bisognava cambiare tutti. Non che Mandorlini non avesse più la voglia, ma i cicli finiscono e quando ci siamo trovati nelle difficoltà degli infortuni forse avrebbe dovuto fare qualcosa di diverso. Magari anche nella testa dei giocatori era scontato che ci saremmo salvati e invece la testa è venuta a mancare, dovevamo cambiare qualcosa a livello tecnico e di giocatori». Il rimpianto di non aver cambiato la guida tecnica prima c’è ed è tanto, ma: «Nella prossima stagione faremo il massimo per tornare in A anche se in B, in campo, i valori si azzerano». 

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