2009
Sette partite per una coppa: l’Inter con il Chelsea può cominciare bene. A patto che…
Due ottavi, due quarti, due semifinali e una finale: sette partite per arrivare in cima all’Europa.
Una scalata che da troppi anni l’Inter non riesce a fare, percorsa come è da tremiti, brividi, paure ed incubi.
La fortuna c’entra poco e parlarne significa togliere dei meriti ad un’eventuale vittoria finale.
Il campionato è una cosa, l’Europa un’altra, ed il giorno in cui l’Inter capirà la differenza, avrà fatto un bel passo in avanti.
Il Chelsea al meglio della condizione sarebbe stato l’avversario più temibile, ma un Chelsea ridimensionato, almeno in parte, da assenze importanti (Essien in primis) è squadra abbordabile.
La difesa dell’Inter è solida e l’attacco abbastanza affidabile (ma se dovesse farcela Balotelli diventerebbe il vero punto di forza) e la condizione atletica è molto buona.
Dire che l’Inter deve stare attenta ai nervi e al vittimismo è cosa banale quanto vera.
Moratti e i suoi cortigiani non vogliono capire che non c’è nessuna congiura contro l’Inter.
Ho quarantacinque anni di esperienza come giornalista e so benissimo quando c’è qualcosa che non va.
Ho vissuto l’epoca delle scommesse clandestine, di quando Milan, Lazio, Perugia, Bologna, Avellino, eccetera, compravano e vendevano le partite.
Si andava allo stadio e dopo dieci minuti si capiva chia veva comprato e chi aveva venduto e quando fu annunciata la lista dei nomi ancora segreti di giocatori coinvolti, andai a cena con i colleghi più amici (Domenico Morace, Silvio Garioni e Franco Ordine) e assieme stilammo la lista dei giocatori che pensavamo fossero coinvolti.
Scrivemmo una trentina di nomi e nessuno di noi si meravigliò nello scoprire il giorno dopo che tutti facevano parte dei quarantadue coinvolti.
Non scrivvemmo nessun innocente.
Quando saltò fuori calciopoli nessuno dell’ambiente rimase sorpreso, perchè bastava assistere a qualche partita per supporre e capire.
Sinceramente pensare che ci sia un complotto contro l’Inter sarebbe una follia perchè i complottanti dimostrerebbero un’idiozia a ventiquattro carati.
E’ questo che Moratti, Mourinho e tutti i giocatori non debbono mettersi in testa
I favori arbitrali ci sono stati anche quest’anno, ma a favore delle grandi e non contro.
Inter, Milan e Juve ne hanno beneficiato.
Quattro anni fa l’Inter tornò all’onore del calcio italiano grazie alle sentenze della giustizia sportiva e attaccarla adesso è estremamente stupido.
Se si libera la testa da queste fregnacce, potrà affrontare ad armi pari questo Chelsea che appare un po’ dimesso.
Altrimenti sarà la solita storia.
Franco Rossi