2017

In Serie A i conti tornano: ma senza Champions tante squadre a rischio

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La Serie A tiene i conti in ordine ma i grandi club rischiano di scivolare se non partecipano alla Champions League

Calcio e finanze è un binomio sempre più comune. I club, specialmente quelli di prima fascia, sono delle aziende dai bilanci articolati. La polemica tra Pallotta e Fassone ha trascinato molti tifosi nella diatriba tra calcio e sostenibilità economica in Serie A. Sullo sfondo resta l’UEFA che con paletti e norme sempre più rigide sta cercando di tenere a bada le speculazioni. Tralasciando il costo dei cartellini, a pesare sulle spalle delle società è il costo degli stipendi e per questo le normative impongono che il monte ingaggi non può superare il 50-60% del fatturato.

In Italia la situazione sembra essere alquanto sotto controllo. Il tanto discusso Milan per il momento paga un monte ingaggi da circa 115 mln lordi a fronte di un fatturato di oltre 250 mln. Al primo posto c’è la Juventus che paga 145 mln ma il fatturato è di 540 mln e supera di gran lunga tutte le squadre di serie A. Per le squadre italiane il vero ago della bilancia è la partecipazione alla Champions League. Per capire quanto pesa questa competizione basti pensare che i bianconeri, tra diritti tv e premi, hanno incassato 109 mln. Anche più del Real Madrid (80 mln) che quella coppa l’ha vinta. L’esempio negativo è la Roma che per aver mancato la partecipazione alla scorsa edizione della Champions League ha visto quasi dimezzato il suo fatturato ed è stata costretta a vendere 2-3 pezzi da novanta ber abbassare il monte ingaggi.

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