2020
Serie C, i medici dei club bocciano il protocollo FIGC
I medici della Serie C bocciano il protocollo stilato dalla FIGC per la ripresa degli allenamenti durante l’emergenza Coronavirus
La Lega Pro ha comunicato una nota ufficiale in merito al parere dei medici sociali delle squadre di Serie C sul protocollo stilato dalla FIGC: «Il protocollo sanitario redatto dalla commissione medico-scientifica della FIGC è di difficile applicazione per i Club di Serie C e lascia ancora troppe domande aperte. È quanto è emerso dall’incontro che si è tenuto ieri in videoconferenza tra i vertici di Lega Pro, il rappresentante dei medici della Serie C Francesco Braconaro, e l’avvocato di PwC Tls Gianluigi Baroni, con i 60 medici sociali dei club di Lega Pro».
«Il protocollo medico – sanitario è stato valutato dai medici sociali di Serie C rispetto a diversi parametri: la fattibilità tecnico – scientifica, giuridica, ed economica oltre che la fattibilità di applicazione a seconda del territorio di riferimento. Rispetto al primo parametro, i medici hanno sottolineato la difficoltà di accedere ad un numero elevato di tamponi, che allo stato attuale non sono disponibili nemmeno per i cittadini. Inoltre, i medici prestano servizio sul territorio e, soprattutto nelle zone maggiormente colpite dal coronavirus, sarebbe altamente rischioso entrare in contatto sia con i calciatori che con i propri pazienti. Si rischierebbe di diffondere il virus».
«Il protocollo apre inoltre una serie di questioni che attengono le diverse responsabilità, civili e penali, che si dovessero prefigurare nel caso di contagio. Oltre ai tesserati, numerose altre figure sono coinvolte nella ripresa del campionato e non è immaginabile che i medici si assumano responsabilità per tutti. Il protocollo, infine, perché sia messo in atto da un punto di vista organizzativo e gestionale, richiede risorse economiche che è necessario quantificare. L’incontro è stato anche l’occasione per riportare la dovuta attenzione sulla figura del medico sociale nel sistema calcio».