2017
Serie C: Doppio Bianchimano e la Reggina piega il Catania. Fumogeni e striscioni rovinano lo spettacolo
Una doppietta di Bianchimano regala alla Reggina la vittoria al 94’ sfruttando una clamorosa dormita della difesa etnea. Siciliani bravi a riprendere le redini della gara con un gol di Curiale, ma incredibilmente sciuponi e imprecisi davanti a Cucchietti. Gli amaranto tornano a vincere la sfida contro il Catania, ma i tifosi si macchino di aver interrotto il gioco con un copioso lancio di fumogeni in campo e, a gara terminata, esponendo un striscione razzista contro i catanesi.
Chi si aspettava una gara ricca di coreografie sarà rimasto decisamente deluso. In un Granillo non certo gremito in un ogni suo ordine di posto, una Reggina volenterosa e brava a contenere le sfuriate offensive sorprende all’ultima giocata un Catania sciupone e mai preciso sotto porta. I padroni di casa la sbloccano con Bianchimano al primo vero tentativo, dopo un continuo assedio senza esito alla porta amaranto da parte degli etnei. Il Catania trova il meritato pareggio solo nel finale del primo tempo con Curiale, bravo a colpire di testa su assist di Marchese. Nella ripresa, i ritmi si abbassano e in pieno recupero (maturato da un copioso lancio di fumogeni in campo), ancora Bianchimano regala il successo agli uomini di Maurizi che volano a quota 16 in classifica. Seconda battuta d’arresto per il club di Lucarelli che scivola al quarto posto, superato da Monopoli e Siracusa, con il Lecce che domani potrebbe portarsi a 7 lunghezze (anche se i rossazzurri hanno un gara in meno).
CORNICE SCARNA AL GRANILLO – Uno scontro di vecchia data tra la Reggina ed il Catania, stante i 22 precedenti al Granillo. Le polemiche per la “Giornata Amaranto” che, di fatto, ha escluso l’accesso anche agli abbonati, non si placano nonostante l’impegno di rilievo contro i rossazzurri. Il Granillo presenta ambi spazi vuoti (appena 2.371 i paganti) e nel silenzio della tifoseria calabrese, spiccano le urla dei 400 supporters etnei venuti a Reggio per sostenere i propri colori. La squadra Maurizi, reduce del pareggio di Monopoli, prova a dare continuità ai risultati e per farlo può contare sul rientro dalla squalifica di 5 mesi di Di Livio. Il figlio del “Soldatino” parte subito titolare per dar mano forte alla coppia offensiva Tulissi-Bianchimano. Risponde un Catania ferito nell’orgoglio dopo la brutta prestazione interna che l’ha vista perdere il derby contro la Sicula Leonzio. Lucarelli perde Di Grazia febbricitante, ma recupera in extremis Lodi, anche se il numero 10 parte dalla panchina. In mediana c’è Mazzarani. Squalificato Bucolo, torna dal primo minuto Russotto a far reparto con Curiale.
PARTE FORTE IL CATANIA…SEGNA LA REGGINA – L’avvio di gara è tutto di marca etnea. Dopo appena due minuti, Russotto dalla destra trova Mazzarani che prova la conclusione che si spegne di poco a lato. Tre giri d’orologio dopo è Curiale a sfiorare il vantaggio con un destro da dentro l’area che non inquadra lo specchio. Al 6’ è Russotto ad andare vicino alla marcatura con una girata dal limite che sorvola la traversa. Il Catania non è domo e Cucchietti deve fare un autentico miracolo per evitare che una punizione di Mazzarani si infili sul sette. Ancora il portiere amaranto si ripete sempre su Mazzarani fermando un tentativo sottomisura dell’ex Crotone. Ma il calcio non è una scienza perfetta e alla prima opportunità la Reggina passa: è il 18’ quando De Francesco si libera in scioltezza di due uomini in marcatura e serve sulla distanza Bianchimano che, dopo un controllo delizioso, supera Aya e fa secco con un preciso destro il portiere Pisseri. Grandissima media realizzativa per l’attaccante di Carate Brianza, rientrato da poco a disposizione del tecnico Maurizi.
IL PARI PRIMA DELLA PAUSA – La reazione dei siciliani arriva 6 minuti dopo con il solito Russotto che mette un pallone preciso per Caccetta, la conclusione del centrocampista è perfetta ma stasera serve ben altro per superare Cucchietti, bravissimo ad alzare la sfera sopra la traversa con una smanacciata. La Reggina prende le misure alla formazione di Lucarelli che, nonostante l’evidente possesso palla, non riesce a trovare la via della rete. Al 33’ è ancora Mazzarani a provarci, ma la mira è decisamente rivedibile per il numero 32 rossazzurro, autore di buoni spunti ma non altrettanto nel finalizzare. Con il passare dei minuti i padroni di casa prendono sicurezza e riescono ad imbrigliare bene le maglie etnee. Lucarelli si sbraccia in panchina e finalmente il Catania trova un pari meritato prima del break: Marchese dalla sinistra pennella un pallone perfetto a centro area, dove Laezza sbaglia il tempo e Curiale di testa in terzo tempo trova la stacco giusto e supera Cucchietti.
LANCIO DI FUMOGENI IN CAMPO – La Reggina torna in campo determinatissima e all’apertura Tulissi scalda subito i guantoni di Pisseri che si salva in due tempi con un intervento non propriamente impeccabile. Al 49’ viene sospesa momentaneamente la gara per un copioso lancio di fumogeni sul campo da parte dei tifosi locali presenti in Curva Sud. Dopo diversi minuti di gioco fermo, la gara riprende ed inizia l’inevitabile valzer dei cambi reggini nel tentativo di pescare dal mazzo il jolly giusto. Il neoentrato Porcino prova a riportare i compagni avanti, ma il colpo di testa del reggino termina alto sopra la traversa. Al 61’ ci prova dai 25 metri Mazzarani, ma la serata non è delle migliori per il calciatore etneo e la sfera si spegne fuori.
CALANO I RITMI – Al 73’ clamoroso errore di Tedeschi che perde palla e permette il contropiede ai locali comandato da Porcino per Bianchimano, ma è provvidenziale il doppio intervento di Biagianti che toglie le castagne dal fuoco agli etnei. La sfida perde notevolmente d’intensità, anche se le due squadre cercano entrambe di portare a casa i tre punti. Biagianti rappresenta il vero collante di un centrocampo etneo un po’ in bambola, mentre dall’altra parte è De Francesco a mettere fosforo alle discese amaranto. Lucarelli effettua il primo cambio al 78’ inserendo Ripa al posto dell’autore del gol Curiale.
ALL’ULTIMO RESPIRO – Al minuto 85 Marchese potrebbe finalizzare al meglio una bella palla messagli in area da Russotto, ma l’esterno sinistro non trova la deviazione giusta e svirgola calciando alto. Nemmeno il passaggio al 3-4-3 con l’innesto di Correia permette al Catania di sovvertire l’esito del match, anzi nel corso del corposissimo recupero, la Reggina piazza la zampata vincente: è il 94’ quando Tulissi manda in ambasce Marchese e serve sulla corsia destra De Francesco, il capitano granata mette al centro un preciso rasoterra che sorprende tutta la retroguardia etnea, arriva di gran carriera ancora Bianchimano e batte Pisseri per la seconda volta regalando il successo ai calabresi.
EPILOGO INCRESCIOSO – Nonostante la vittoria, la Curva Sud della tifoseria reggina, già protagonista del copioso lancio di oggetti in campo, espone a fine gara uno striscione razzista contro i catanesi dove, all’immagine di un Etna esplosiva sotto una città morente, fanno pessima mostra di sé le parole «Nessun elefante vi protegge, prima o poi la lava vi distrugge». Il gesto rischia di far chiudere per le prossime gare il settore del Granillo.
TABELLINO
REGGINA-CATANIA 2-1
MARCATORI: 18’ Bianchimano (R), 42’ Curiale (C), 94’ Bianchimano (R).
REGGINA (4-3-1-2): Cucchietti; Pasqualoni, Laezza, Di Filippo, Solerio; Mezavilla (59’ Porcino), De Francesco, Marino (86’ Garufi); Di Livio (69’ Fortunato); Tulissi, Bianchimano. A disposizione: Licastro, Turrin, Amato, Bezziccheri, Auriletto, Tazza, Gatti, Silenzi, Sparacello. All. Maurizi.
CATANIA (3-5-2): Pisseri; Aya, Tedeschi, Bogdan; Semenzato, Caccetta, Biagianti, Mazzarani (87’ Correia), Marchese; Curiale (78’ Ripa), Russotto. A disposizione: Martinez, Blondett, Lovric, Manneh, Djordjevic, Esposito, Fornito, Mazzarani, Rossetti. All. Lucarelli.
ARBITRO: Maggioni di Lecco.
AMMONITI: Mezavilla, Bianchimano, De Filippo, De Francesco, Laezza (R), Curiale (C).