2018

Serie C, il Catania tiene il passo del Lecce: gol lampo di Tedeschi e la Virtus Francavilla è piegata

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Un gol lampo di Tedeschi spiana la strada al Catania che resta a quattro lunghezza dal Lecce, ieri vittorioso in trasferta a Rende. I rossazzurri affondano subito il colpo, ma poi soffrono oltremodo la formazione pugliese che si rende pericolosa anche per l’eccessivo leziosismo della retroguardia siciliana.

Nel posticipo del Girone C di Lega Pro, il Catania tiene il passo del Lecce capolista grazie ad un successo maturato sul campo amico del Massimino contro la Virtus Francavilla. Gli etnei sbloccano subito il match dopo appena due minuti grazie ad un colpo di testa di Tedeschi su punizione di Lodi. Il vantaggio immediato non galvanizza i locali che, anzi, rischiano a più riprese il pareggio dei pugliesi di D’Agostino decisamente orfani di un bomber di razza come Saraniti. Gli etnei tornano a -4 dal Lecce, mentre la Virtus continua a non mantenere lo stesso ruolino di marcia quando si reca in trasferta.

VOLTI NUOVI IN CAMPO – Il Catania torna al Massimino dopo l’ultima sconfitta interna del 2017 contro la Casertana. Lucarelli, tornato in panchina dopo la squalifica, si affida ad un 4-3-3 di mero stampo offensivo, nonostante l’assenza di Curiale, appiedato dal Giudice Sportivo. Chance in attacco per Curiale, coadiuvato dal nuovo arrivo Caccavallo e da Di Grazia. D’Agostino prova a mettere un freno all’emorragia di risultati esterni (appena 9 punti conquistati in 11 gare), ma per farlo non potrà più contare sul bomber Saraniti, da poco ceduto al Lecce. In attacco non c’è il nuovo arrivo Parigi, ma il tandem è formato da Lugo Martinez e Madonia. Fitta la mediana per creare densità con Pino, Florunsho, Biason, Sicurella e Agostinone. Forfait in difesa per l’ex di turno Maccarrone. Cambio di testimone in porta: c’è Saloni al posto di Albertazzi.

PARTENZA RAZZO – Dopo un minuto di raccoglimento per la morte del piccolo Giuseppe Grasso, inizia la gara del  Massimino ed il Catania parte subito fortissimo sbloccando il match dopo pochi secondi: sugli sviluppi di una punizione calciata da Lodi dai 30 metri, il numero 10 pennella una traiettoria per l’inserimento di Tedeschi che di testa battezza il palo apposto a quello coperto da Saloni. Con la gara già sui binari giusti, il Catania gioca in scioltezza e al 7’, su una precisa aperta di Di Grazia, Caccacavallo s’invola sulla destra convergendo, ma la conclusione è strozzata e Saloni si limita ad abbrancare in presa a terra. Al 10’, ancora gli etnei vicini al raddoppio con due tentativi in rapida successione: la prima di Di Grazia trova l’interdizione di Pino, sulla respinta interviene Ripa che allarga troppo la diagonale ed il pallone si spegne di poco sul fondo.

IL VILLA PRENDE LE MISURE – La squadra di D’Agostino fa fatica ad impostare, anche perché il gol a freddo ha di fatto cambiato lo spartito di un match che doveva essere impostato sul contenimento dell’avversario. Lugo Martinez e Madonia provano così a giocare più stretti, sfruttando anche la velocità sulla corsia di Albertini, nel tentativo di liberare spazi in area principalmente per gli inserimenti dell’italo-nigeriano Folorunsho, pericoloso in tre occasioni ma non altrettanto preciso. I pugliesi continuano il forcing e nell’arco d’un giro d’orologio mettono i brividi al pubblico di casa con due traversoni che generano confusione nella retroguardia locale, costringendo Tedschi prima ed Aya dopo a spazzare l’area con Pisseri  decisamente poco  puntuale nelle uscite.

SI FERMA CACCAVALLO, CAMBIA IL MODULO  – Al 27’ tegola per Lucarelli che perde per un risentimento muscolare Caccavallo, costringendo il tecnico etneo al primo cambio, con Esposito che prende in consegna l’out di destra, passando di fatto ad un 3-5-2 puro. La pressione del “Villa” si fa sempre più insistenza, tanto che la squadra siciliana fatica ad uscire palla al piede dalla propria metà campo. Al 33’ Lodi prova una magia delle sue tentando uno schema da corner sfruttando la potenza dalla distanza di Marchese, ma il tentativo dell’ex Genoa, ancorché potente, sibila alla destra del palo di Saloni. Ripa prova a fare tutto da solo, lamentandosi anche con i compagni di non supportarlo adeguatamente, specie quando l’attaccante prova le classiche spizzate di testa. Il numero 29 prova a sbloccarsi con due tentativi di testa che si limitano ad essere due meri appoggi per i guantoni di Saloni. Nel finale, Virtus vicinissima al pareggio con Sicurella che da distanza ravvicinata costringe Pisseri ad un autentico miracolo per mantenere gli etnei avanti di misura alla fine della prima frazione di gioco.

GARA BLOCCATA NELLE EMOZIONI – Nessun cambio ad inizio ripresa per le due formazioni. Dopo quattro minuti, Lodi tentata la conclusione del limite dell’area di rigore dopo uno stretto triangolo con Ripa, ma la sfera sorvola il montante. Il Catania si perde troppo in passeggi leziosi e poco incisivi per tentare di mettere realmente in ghiaccio il punteggio, con la sensazione che a centrocampo manchi qualcosa. Dall’altra parte, la Virtus Francavilla quando affonda in velocità mette in seria ambasce i padroni di casa, ma l’assenza di un bomber d’area di rigore come Saraniti si fa sentire. Lucarelli al 58’ prova a mettere forze fresche ed inserisce Rizzo, Fornito, Barisic per Biagianti, Mazzarani e Di Grazia. Risponde D’Agostino con l’innesto di Parigi al posto di un Madonia poco efficace.

VALZER DI CAMBI – L’uscita dal campo di Mazzarani e Di Grazia sembra togliere maggiormente qualcosa alla propulsione offensiva etnea, ciò nonostante al 67’ Barisic riesce ad arpionare un buon pallone ai 25 metri servendo Lodi che apre in area per Ripa, ma l’attaccante temporeggia troppo e la difesa ripiega rifugiandosi in corner. Al 72’ ancora etnei pericolosi: sugli sviluppi di una punizione del solito Lodi, prima con Aya e poi con Ripa, ma Saloni risponde presente con una buona uscita su entrambi. Il Catania si complica clamorosamente la vita con un appoggi in difesa al limite del codice penale, con errori a ripetizione nella propria metà campo e palle sanguinone perse al limite dell’area. Proprio sull’ennesimo pallone perso, la Virtus Francavilla guadagna una punizione che Lugo Martinez, con una parabola velenosa, manda di pochissimo al lato.

MINUTI ARROVENTATI – Il finale diventa incandescente ed anche gli uomini in panchina finiscono nel taccuino dell’arbitro Zanonato. La posta in palio è decisamente alta per gli etnei, che sentono il peso nelle gambe di una vittoria che non può sfuggire. D’Agostino si gioca il tutto per tutto inserendo Valotti (già ammonito in panchina) per il centrocampista Pino, passando ad un modulo più offensivo nel tentativo di pescare il jolly nel finale. Al minuto 88’ Ripa viene fermato in contropiede solitario dal direttore di linea tra le proteste del pubblico. In pieno recupero ci prova dalla distanza su punizione Lugo Martinez, ma il pallone esce di poco alto sulla traversa. Dopo quattro minuti di over time, il Catania può festeggiare il successo maturato dopo il gol lampo di Tedeschi. Una buona Virtus Francavilla deve arrendersi ad un trend negativo in trasferta che non trova fine.

TABELLINO

CATANIA-VIRTUS FRANCAVILLA 1-0

MARCATORI: 2’ Tedeschi (C).

CATANIA (4-3-3): Pisseri; Aya, Tedeschi, Bogdan, Marchese; Biagianti (58’ Rizzo), Lodi, Mazzarani (58’ Fornito); Caccavallo (27’ Esposito), Ripa, Di Grazia (58’ Barisic). A disposizione: Martinez, Semenzato, Blondett, Lovric, Manneh, Caccetta, Bucolo. Allenatore: Lucarelli.

VIRTUS FRANCAVILLA (3-5-2): Saloni; De Toma, Prestia, Albertini; Pino, Folorunsho (74’ Viola), Biason, Sicurella, Agostinone; Lugo Martinez, Madonia (61’ Parigi). A disposizione: Albertazzi, Colonna, Sbampato, Arfaoui, Triarico, Mastropietro, Valotti. All. D’Agostino.

ARBITRO: Zanonato di Vicenza

AMMONITI: Caccetta, Lodi (C), Prestia, Lugo Martinez, Valotti (VF).

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