Serie C, Catania straripante contro la Paganese. "Manita" e messaggio al Lecce - Calcio News 24
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2017

Serie C, Catania straripante contro la Paganese. “Manita” e messaggio al Lecce

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A Pagani, sotto una pioggia fitta ed incessante, gli uomini di Lucarelli vanno sotto nella prima frazione di gioco, poi nella ripresa affondano i colpi e rifilano 5 gol alla formazione di Massimiliano Favo. Doppietta per Lodi. Inutile il gol illusorio dal dischetto di Scarpa. Il “Marcello Torre” resta un tabù per la Paganese. Il Catania sogna di avvicinarsi al Lecce, impegnato oggi contro la Casertana.

La Paganese culla il sogno di poter conquistare finalmente la prima vittoria interna stagionale, ma subisce nella ripresa il ritorno di schianto del Catania che chiude il match con una perentoria “manita”. Vantaggio dei padroni di casa al 32’ con Regolanti che permette agli uomini di Favo di andare negli spogliatoi avanti. Nella ripresa Lucarelli stringa i suoi e la ribalta con Di Grazia, Ripa e Lodi. Il rigore realizzato da Scarpa per gli azzurrostellati è solo illusorio, dato che gli etnei nel finale la chiudono con Aya e ancora Lodi, stavolta dal dischetto. Il Catania sale a quota 25 punti e si porta a due lunghezze dal Lecce con una gara in meno, in attesa della sfida tra i salentini e la Casertana delle 18:30. La Paganese si ferma nuovamente non trovando il primo sorriso casalingo.

FORMAZIONI IN CAMPO – Scongiurato il rischio di rinvio per il maltempo, la squadra di Favo prova a dare continuità al successo conquistato a Siracusa, confermato il modulo 4-3-3, dovendo però rinunciare all’estremo difensore senagalese Gomis, fermato dal giudice sportivo per due gare. Al suo posto c’è Riccardo Galli. In difesa torna il ristabilito Della Corte, messo ko a Siracusa da un attacco febbrile. Dentro Pavan al posto di Picone, bloccato da un trauma alla caviglia sinistra. Il Catania, dopo il poker al Bisceglie, si presenta al “Marcello Torre” con un arrembante 4-3-3 inedito, con Semenzato e Djordjevic sulle corsie e Di Grazia schierato nel tridente offensivo insieme ai confermatissimi Russotto e Curiale. Torna dal primo minuto a guidare la cabina di regia Francesco Lodi. Assenti gli infortunati Blondett e Fornito.

PARTENZA ALLEGRA – L’avvio gara degli etnei è subito veemente, volendo mettere in chiaro la potenza del vertice alto degli uomini a disposizione di Lucarelli. Le giocate dei rossazzurri patiscono le difficoltà di controllare la sfera su un campo leggermente allentato dalle piogge, ma al primo tentativo è la Paganese ad andarare vicinissima al vantaggio: è il 7’ quando Cesaretti dalla sinistra trova Regolanti che tenta la girata al volo da distanza ravvicinata, miracolosa è la risposta del portiere Pisseri. Immediato il break siciliano con Di Grazia che tenta la conclusione dalla distanza, il pallone impatta su un difensore e costringe Galli ad intervenire in corner.

PIOGGIA FITTA, OCCASIONI SCARSE – Il Catania si affida prevalentemente alle veloci ripartenze di Di Grazia, mentre gli azzurrostellati prediligono l’utilizzo della corsia di sinistra con Della Corte e Carcione per affondare verso la metà campo siciliana. I ritmi restano sostenuti nonostante l’inizio di una pioggia sottile, ancorché le occasioni da rete concrete latitano da ambo le parti. I tentativi verso le rispettive porte avversarie si limitano a tiri dalla distanza, spesso fini a sé stessi.

REGOLANTI, REGOLA E PORTA AVANTI! – Poco dopo la mezzora, la gara si sblocca: su punizione calciata da Carcione, la barriera alza la sfera che arriva a Piana. Il calciatore colpisce al volo di testa costringendo Pisseri alla corta respinta su cui di prima intensione interviene Regolanti che manda in rete portando avanti i padroni di casa. Il vantaggio dei locali galvanizza i ragazzi di Favo che al 36’ potrebbero fare il bis, ma il tiro di Talamo è decisamente rivedibile. Il Catania accusa decisamente il colpo e solo un intervento tempestivo di Djordjevic evita che Talamo possa trovarsi a tu per tu con Pisseri. Al 43’ ha dell’incredibile l’errore sotto porta di Curiale di testa su perfetto assist di Di Grazia, con l’attaccante che calcola male la diagonale e manda di pochi centimetri sul fondo.

REAZIONE SICILIANA E GOL DI GRAZIA – La ripresa è tutto di marca rossazzurra. All’avvio è Lodi a sfiorare il pareggio con un tiro a fil di palo che termina sul fondo dopo una buona manovra dalla sinistra. Dopo un tentativo da 20 metri andato a vuoto, Di Grazia trova il pareggio al 48’ con un pregevolissimo destro che si infila di prepotenza sotto il sette della porta di Galli. La gara torna ad essere vibrante e dopo una punizione di Lodi, terminata di poco fuori, è Tascone a sfiorare il nuovo vantaggio con un pallone che deviato dalla difesa termina di poco al lato del palo destro della porta di Pisseri.

DENTRO RIPA, DENTRO IL GOL – Il Catania appare trasformato, nonostante la formazione etnea si sia ripresentata in campo con il medesimo scacchiere. Al 59’ inizia il valzer delle sostituzioni con Lucarelli decide di cambiare tutto mettendo dentro Marchese, Mazzarani e Ripa al posto di Djordjevic, Biagianti e Curiale, mentre Favo inserisce Maiorano per Talamo. Non passano nemmeno pochi secondi che il Catania completa la rimonta tra le proteste dei locali per una posizione irregolare non ravvisata dall’arbitro: è il 61’ quando su un tiro di Di Grazia respinge Galli, riprende Marchese che serve Ripa che da dentro l’area di rigore trova il gol del 1-2.

MAGIA LODI ED ARRIVA IL TRIS – Gli azzurrostellati potrebbero trovare il pareggio al 68’ con Scarpa che da metà distanza dal dischetto del rigore, calcia male sull’uscita di Pisseri mandando la sfera sul fondo. Sul capovolgimento di fronte è invece Ripa a vedersi respingere sulla linea la palla del tris dopo un primo tentativo di Lodi ben respinto da Galli. Favo si gioca il tutto per tutto ed inserisce Negro, Baccolo e Carini nel tentativo di riprendere le redini del match, ma dopo un primo tempo da incubo il Catania la chiude al 77’ con una punizione di Lodi che dal limite supera un Galli non propriamente incolpevole.

FINALE STRARIPANTE – Quando la gara sembra ormai destinata ad un epilogo senza storia, Aya riapre le speranze dei locali intervenendo su Scarpa in modo definito dall’arbitro falloso in area di rigore. Nonostante le proteste etnee. Dal dischetto va lo stesso Scarpa, il tiro del numero 10 è intuito da Pisseri, la palla carambola e termina in rete nonostante l’intervento del portiere etneo. Ma il Catania vuole chiuderla e in pochi minuti dilaga: al minuto 86’ è Aya a sfruttare una indecisione di Della Corte su corner corto calciato dalla destra e trova la rete del 2-4, poi ad uno dalla fine viene assegnato un rigore per fallo di Baccolo su Mazzarani. Dagli undici metri Lodi non sbaglia e realizza la sua personale doppietta. Finisce dopo 4 minuti di recupero una gara rocambolesca che ha visto la formazione di casa subire un passivo forse troppo pesante. Buona la prova del Catania che, dopo un primo tempo sterile, riesce a mostrare la propria forza dando un segnale forte al Lecce.

 

TABELLINO

PAGANESE-CATANIA 2-5

MARCATORI: 32’ Regolanti (P), 48’ Di Grazia (C), 61’ Ripa (C), 78’ Lodi (C), 82’ rig. Scarpa (P), 86’ Aya (C), 89’ rig. Lodi (C).

PAGANESE (4-3-3): Galli; Pavan (75’ Carini), Piana, Meroni, Della Corte; Tascone (71’ Negro), Carcione, Scarpa; Talamo (59’ Maiorano), Regolanti (71’ Baccolo), Cesaretti. A disposizione: Marone, Garofalo, Acampora, Bensaja, Ngamba, Bernardini, Grillo, Buxton. All. Favo. 

CATANIA (4-3-3): Pisseri; Semenzato, Aya, Bogdan, Djordjevic (59’ Marchese); Caccetta (80’ Tedeschi), Lodi, Biagianti (59’ Mazzarani); Di Grazia (72’ Bucolo), Curiale (59’ Ripa), Russotto. A disposizione: Martinez, Lovric, Manneh, Esposito, Rossetti, Correia. All. Lucarelli.

ARBITRO: Sozza di Seregno.

AMMONITI: Carcione, Meroni (P), Biagianti, Aya (C).

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