2017
Serie C, il Catania fa la “Big” e ridimensiona con un tris il Lecce
Sono i rossazzurri ad aggiudicarsi il big match del terza giornata del girone C, mettendo in piedi contro il Lecce una gara ben gestita. Siciliani che colpiscono nella prima frazione con il capitano degli etnei. Nel momento in cui la squadra di Rizzo sembrava potesse riprendere il punteggio, il Catania dilaga con un furioso uno-due realizzato in appena tre minuti. 3-0 ed il Catania cancella Caserta e riprende in classifica proprio i leccesi.
Un Catania meticoloso quanto cinico conquista i primi tre punti stagionali e lo fa regolando con un rotondo 3-0 un Lecce volenteroso ma poco determinato sotto porta. Il big match della terza giornata vede gli etnei sbloccarla al 20’ con la rete di Biagianti, bravo a correggere una palla che decisamente non aveva voglia di varcare la linea di porta. La squadra di Lucarelli (che viene espulso per proteste prima della fine del primo tempo) amministra con dovizia e Rizzo è costretto a sbilanciarsi mettendo dentro tutte le bocche di fuoco a sua disposizione. Nel momento migliore dei salentini, il Catania dilaga con Marchese e Russotto, conquistando il primo sorriso stagionale e l’aggancio in classifica proprio ai quotati pugliesi.
TANTE DEFEZIONI DA AMBO LE PARTI – Per la supersfida del Girone C, il Catania si presenta in debito di punti dopo appena due giornate rispetto ai rivali salentini, inoltre con molti acciaccati (Lodi) e ritardi di condizione (Caccetta, Semenzato, Curiale e Ripa). Lucarelli conferma il solito modulo 3-5-2, dando fiducia al tandem offensivo formato da Russotto e Curiale, ma in mediana inserisce Esposito, Di Grazia, Djordjevic al posto di Semenzato, Di Grazia e Bodgan, quest’ultimo schierato in difesa con Marchese che avanza sull’out di sinistra. Se gli etnei non ridono, il Lecce non balla, stante le assenze di Di Piazza plurisqualificato e di Costa Ferreira indisponibile. Non partono da titolari, seppur recuperati in extremis, sia Pacilli (fermato da una distorsione) che Marino (reduce da una lomboscitalgia). Nonostante le defezioni, Rizzo non rinuncia all’artiglieria pesante e mette dentro il triumvirato offensivo formato da Lepore, Caturano e Torromino.
NOBILI DECADUTE – La partenza dei padroni di casa è subito aggressiva e dopo appena due giri d’orologio Russotto, dopo essersi liberato della pressione di Cosenza, entra in area di rigore e tenta di centrare per l’accorrente Curiale, ma è provvidenziale l’intervento in scivolata di Drudi. La risposta del Lecce non si fa attendere, con due conclusioni da distanza siderale di Mancosu ed Armellini che non impensieriscono più di tanto Pisseri. La gara viaggia su ritmi gradevoli da ambo le parti, segnale che le compagini, che più volte si sono affrontati in massima serie, sentono la gara, ancorchè viaggianino diametricalmente in modo opposto: il Catania corre sulle due corsie con Russotto ed Esposito, mentre il Lecce si affida alla pressione per linee centrali con Armellino e Mancosu.
LA SBLOCCA IL CAPITANO – Con il passare dei minuti il pressing dei rossazzurri sale d’intensità ed i salentini patiscono in retroguardia. Il vantaggio del Catania arriva al 20’: dopo un furioso batti e ribatti in area di rigore giallorossa, con la palla che danza pericolosamente sulla linea di porta dopo i tentativi di Caccetta e Russotto, interviene in modo risolutivo sotto misura il capitano degli etnei Biagianti per la rete dell’1-0. La rete del vantaggio galvanizza la squadra di Lucarelli che sette minuti dopo vanno vicino al raddoppio su azione di calcio d’angolo battuto da Russotto su cui Aya di testa non trova lo specchio della porta per questione di centimetri.
SALTANO I NERVI – Al 29’ un tiro-cross del solito Russotto, tra i più attivi dei suoi, per poco non sorprende Perucchini, bravo comunque a smanacciare evitando che il pallone vada in rete. Break salentino con protagonista Lepore che, con un tiro secco e deciso, mette sotto esame i riflessi di Pisseri, puntuale nel respingere la conclusione. Al 33’ Russotto prova pescare il jolly provando a piazzare il pallone con un sinistro insidioso su cui Perucchini non arriva, ma la palla esce di poco. Il Lecce prova a riassestare lo schieramento con Rizzo che passa ad un 3-4-3 con Di Matteo avanzato nella linea mediana, mentre i locali si limitano a contenere. Poco prima del fischio della prima frazione, saltano i nervi in campo per un intervento in gioco pericoloso di Esposito su un Di Matteo. Nel parapiglia generale vengono ammoniti, oltre all’autore del fallo, anche il portiere Perucchini, uscito di gran carriera dalla sua porta, nonostante il gioco fosse stato interrotto nella metà campo etnea. Espulso per proteste anche il tecnico Lucarelli, reo di aver protestato in modo giudicato troppo veemente.
LODI…FA IL KOLAROV – Nella ripresa, il Catania continua a mostrare un certa padronanza del terreno di gioco e dopo appena 4 minuti Rizzo prova a cambiare spartito inserendo Pacilli al posto di un poco propositivo Arrigoni. Al 52’ un insidioso diagonale di Lepore costringe Pisseri a doversi allungare per mandare la palla in corner. Al 58’ su punizione da limite Lodi prova ad imitare Kolarov calciando rasoterra sotto la barriera, Perucchini si salva solo grazie alla complicità del palo alla sua destra. Reazione d’orgoglio degli ospiti che due minuti dopo ci provano con Pacilli, ma Pisseri risponde in tuffo neutralizzando il sinistro del numero 11. Al 66’ brivido al Massimino per un bolide di Mancuso indirizzato nel sette che termina fuori con l’estremo difensore etneo già superato.
SA…LENTINI? MICA TANTO! – Rizzo decide di giocarsi il tutto per tutto ed inserisce anche Tsonev rinunciando in difesa a Ciancio. La manovra del Lecce sale di intensità ed al 71’ Caturano ha l’occasione per trovare il pari, ma l’attaccante viene fermato per offside. I padroni di casa corrono ai ripari e mettono forze fresche nel tentativo di contenere le sfuriate pugliesi: dentro Blondett e Fornito per Bogdan e Biagianti, con gli etnei che passano a quattro dietro. Ma i giallorossi sono determinati a trovare il pareggio e solo un grandissimo intervento di Pisseri in due tempi su clamorosa bucata difensiva etnea non permette a Lepore di centrare il bersaglio grosso.
L’ELEFANTE BARRISCE! – Ma come spesso accade in molti copioni, nel momento migliore dei giallorossi, il Catania diga piazzando un pesantissimo uno-due che mette knockout il Lecce. Al 78’ su un’azione tutta al volo orchestrata da Lodi, Marchese con un colpo di sinistro mette fuori causa Perucchini con un pregevole pallonetto. Nemmeno il tempo di mettere la palla al centro che il Catania cala il tris: velocissima ripartenza dei rossazzurri con Curiale che serve in area Russotto, l’attaccante ha il tempo di sistemarsela e di realizzare con una conclusione potente su cui Perucchini nulla può. Dopo tre minuti di recupero, il Catania può festeggiare la prima vittoria. Passo indietro per un Lecce che comunque non ha demeritato al di là del passivo pesante.
TABELLINO
CATANIA-LECCE 3-0
MARCATORI: 20’ Biagianti (C), 78’ Marchese (C), 81’ Russotto (C).
CATANIA (3-5-2): Pisseri; Aya, Tedeschi, Bogdan (73’ Blondett); Esposito (61’ Semenzato), Biagianti (73’ Fornito), Lodi, Caccetta (83’ Bucolo), Marchese; Curiale, Russotto (83’ Di Grazia). A disposizione: Martinez, Djordjevic, Mazzarani, Manneh, , Ripa, Mazzarani, Rossetti, Correia. All. Lucarelli.
LECCE (4-3-3): Perucchini; Ciancio (67’ Tsonev), Cosenza, Druni, Di Matteo; Armellino, Arrigoni (49’ Pacilli), Mancosu; Lepore, Caturano, Torromino (83’ Dubickas). A disposizione: Chironi, Vicino, Riccardi, Valeri, Megelaitis, Marino, Lezzi, Gambardella. All Rizzo.
ARBITRO: Massimi di Termoli.
AMMONITI: Esposito (C), Perucchini, Cosenza, Drudi (L).
ESPULSO: Lucarelli (C).