2015
Serie B: Tuteliamo i giovani
Sono i giovani che possono far tornare il nostro Calcio vincente
Tutti sanno che il problema principale del Movimento Calcistico Italiano è lo scarso impiego dei giovani talenti. Tutti lo sanno, ma nessuno punta veramente sui giovani, che sono la materia prima. I 97’, negli altri campionati, fanno i titolari, da noi giocano ancora in Primavera. Il discorso è molto semplice: in Italia, prima dei sedici anni non puoi tesserare un calciatore. Fino a quell’età il calciatore è blindato, ma può andare all’estero. Dunque o, come fu per Macheda (talento bruciato dall’esperienza estera), i genitori sono così tonti da mandare il proprio figlio quattordicenne a giocare all’estero e a bruciarsi, oppure il ragazzo è destinato a giocare fino ai diciannove anni in Primavera. Un 94’ è già calcisticamente maturo all’estero, da noi, invece, è considerato un esordiente. Tecnici che puntano su giovani prospetti, come ha fatto Mihajlovic con Donnarumma, sono più unici che rari. Costa tanto dare una chance ad un diciottenne? Magari, non avrà la maturità calcistica di un trentenne, ma se ha talento prima o poi te lo dimostrerà sul campo. Se, a lungo andare, poi, non te lo dimostrerà, vuol dire che non vale e che, tu tecnico, hai sbagliato nella valutazione del suo potenziale. Non tutti i giovani sono talenti, ma molti sono in prospettiva buoni giocatori. Ho saputo, poi, di un fondo di 20 milioni, messo a disposizione da Tavecchio, per incentivare la crescita e l’educazione calcistica di ragazzi tra i 12 e i 14 anni e, se può essere una mossa per riscattare il tempo perso in inutili chiacchiere, io lo appoggio. Non facciamo emigrare i nostri giovani talenti. Ne volete un esempio? Bryan Cristante, gioiello del Milan, venduto per circa 5 milioni al Benfica, per lui, in quasi un anno e mezzo, le presenze sono state terribilmente poche. Perché? Perché le portoghesi, così come le inglesi, le francesi e via dicendo, hanno capito che si deve innanzitutto puntare sui giovani connazionali. Quando sarà chiaro anche a noi, vinceremo Mondiali, Europei e Champions League. Ne sono certo.
La Serie B è un riserva di giovani con grande voglia di esplodere. Ne è un esempio il Crotone: tanti giovani e buoni risultati. I pitagorici, nonostante il pareggio con il Brescia per 1 a 1, tengono la testa della classifica. Seguono il Cagliari, fermato ancora fuori-casa dal Perugia (0-0), e il Cesena, protagonista di una straordinaria vittoria per 3 a 1 contro il Como. Il Bari supera la Pro Vercelli per 1 a 0, mentre il Vicenza supera in trasferta per 2 a 1 il Trapani. Pareggio in rimonta per 2 a 2 per il Lanciano contro la Salernitana. Il Livorno, dopo essere tornato alla vittoria contro il Modena, viene fermato sullo 0-0 dall’Entella. Importante vittoria per l’Avellino, che battono per 3 a 0 l’Ascoli, mentre la Ternana supera in trasferta per 2 a 1 l’Ascoli. Il Modena rimanda ancora l’appuntamento con la vittoria, pareggiando 1-1 con lo Spezia. Non si è giocata, invece, Novara – Pescara, causa-nebbia. Soliti problemi, Made in Italy.