2016
Scandalo Operazione Fuorigioco: perquisita la sede del Milan
Accuse di evasione fiscale e un giro di finte fatturazioni: ecco cosa sta succedendo
Anche stamattina il calcio italiano si è risvegliato con uno scandalo a fargli compagnia: trattasi della cosiddetta Operazione Fuorigioco, un’inchiesta partita dalla Procura di Napoli su cui la Guardia di Finanza indagava ormai da qualche mese. Tra le società prese di mira soprattutto il Milan, ma anche personaggi importanti come l’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e quello della Lazio Claudio Lotito, oltre al procuratore Alessandro Moggi e a giocatori come Ezequiel Lavezzi (ora al Paris Saint-Germain). Verso le ore 8 e 30 di stamane la Guardia di Finanza è arrivata al di fuori della sede del Milan per il sequestro di documenti e beni (in totale, tra tutti gli indagati, il valore dei beni supererebbe i 12 milioni di euro circa). Alla base di tutto ci sarebbe un giro di false fatturazioni con l’intento palese di sottrarre allo Stato italiano materia imponibile: in sostanza si tratta di un sistema di evasione fiscale.
OPERAZIONE FUORIGIOCO: L’ACCUSA – Le accuse, rivolte anche all’ex amministratore delegato della Juventus Jean-Claude Blanc (ora pure lui al PSG) tra gli altri e a personaggi di spicco del calcio italiano, in Serie A ma pure in Serie B, sarebbe quella di aver evaso il fisco tramite operazioni di compravendita dei calciatori: molti intermediari simulavano di lavorare per i club, fatturando in maniera fittizia, quando invece la loro opera era esclusivamente a tutela dei calciatori. In questa maniera le società si avvantaggiavano potendo dedursi quanto speso dal reddito imponibile con detrazioni dell’IVA. Molto soggetti esteri tra l’altro, ed è il caso di Lavezzi e del suo entourage, avrebbero evaso al fisco italiano dichiarando altrove, in paradisi fiscali, tramite documenti falsi. All’indagine ha lavorato il procuratore aggiunto di Napoli Vincenzo Piscitelli: si attendono aggiornamenti.
AGGIORNAMENTO ORE 10.30 – Ulteriori dettagli sulla nascita dell’indagine, che avrebbe preso piede addirittura nel 2012 quando la Guardia di Finanza riuscì ad acquisire documenti scottanti in casa Napoli circa l’acquisto di Ezequiel Lavezzi e di Christian Chavez, attaccante argentino assistito da Alejandro Mazzoni (lo stesso procuratore di Lavezzi) ed attualmente in forza ai greci del PAS Giannina.