2016
Rizzoli: «Tutti zitti, parleranno gli arbitri»
Il fischietto ammette: «In Atletico – Barcellona ho sbagliato, però…»
La più grande innovazione, che poi in verità è solo un ritorno al passato, sta per arrivare: dall’anno prossimo anche gli arbitri potranno parlare alla fine della partita. Parola di Nicola Rizzoli, arbitro ultimamente spesso al centro delle polemiche, ma fischietto di punta del nostro movimento arbitrale, intervenuto poco fa nel corso di una intervista. L’argomento principale è proprio quello riguardante il divieto degli arbitri di parlare attualmente imposto, ma… «Dall’anno prossimo ci sarà una sperimentazione, quindi alcuni arbitri potranno parlare dopo la gara – spiega Rizzoli – . Quel giorno arriverà presto, è nelle mire del nostro presidente, Maurizio Nicchi, e quindi dal prossimo anno si proverà. Magari in non tutte le partite, ma in alcune sì: vediamo se ci sarà predisposizione ad ascoltarci, se ciò avverà con intelligenza magari potrà esserci una svolta e la cosa potrebbe prendere piede, anche se mi rendo conto che parlare dopo alcune gare delicate, con la cassa di risonanza del tifo, diventa un po’ difficile».
RIZZOLI: «HO SBAGLIATO ANCHE IO» – Rizzoli ammette anche i propri errori, come quello recente nei quarti di Champions League, durante Atletico Madrid – Barcellona: il rigore non concesso agli ospiti per fallo di mano Gabi grida ancora vendetta… «Probabilmente con l’ausilio della tecnologia si sarebbe arrivati in pochi secondi ad un verdetto esatto – ha ammesso Rizzoli nel corso di una intervista a Radio Anch’io Sport su Radio Uno – . Al raduno UEFA ho parlato però con un mio collega spagnolo e lui mi ha detto che la polemica è andata avanti solo un giorno, poi basta, anche se un giornale catalano ha esagerato. Ho sbagliato al 93‘, ma per il resto della partita era andato tutto bene, solo per un episodio la conduzione del match è stata giudicata negativa. In quella situazione c’erano diversi elementi di valutazione, come i piedi fuori dall’area». Nonostante questo l’errore resta, ma sbagliare, si sa, è umano.