2020
Serie A, Salvini: «Sono contento. Ma non da milanista»
Matteo Salvini ha commentato il ritorno in campo per la Serie A 2019/20: le parole del leader della Lega
Matteo Salvini, leader politico della Lega, ha parlato della ripartenza del campionato di Serie A ai microfoni di Telelombardia.
RIPRESA – «Sono contento per la Serie A ma non da milanista perché si riprenderà a soffrire: il calcio professionistico aiuta sport e calcio minore. Sentivo qualche presidente, l’importante che ci siano regole rispettabili. Se una persona su 100 positiva, isolare tutta la squadra vorrebbe dire fermarsi di nuovo subito. I tedeschi non sono faciloni o masochisti. L’hanno tirata lunga perché ci sono pregiudizi contro il calcio. Come se dire no al calcio risolvesse altri problemi».
PARTITE IN CHIARO – «Ci sono contratti firmati. Se uno fa il Ministro non deve parlare di volontà ma trovare soluzioni. Ci sono 300 milioni di euro di diritti che fanno quadrare i bilanci. Non credo che il Governo possa permettersi di spendere queste cifre per garantire le partite in chiaro. È stato difficile spiegare la posizione di chi lavoro attorno al calcio e di chi prende 1000 euro al mese e fa il doppio lavoro. Il calcio è un’industria da 4 miliardi che dà lavoro a migliaia di persone a 800 euro al mese. Non è stato un danno per Ibra o Ronaldo, ma per tutti questi lavoratori».
TIFOSI – «In sicurezza perché la salute viene prima di tutto, a distanza e il prima possibile. Lo stadio vuoto è come un cinema o teatro senza spettatori. Se i dati sanitari saranno sotto controllo e il popolo italiano confermerà di essere un popolo eccezionale, credo si possa arrivare alla normalità il prima possibile».