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Serie A, quali riforme? Al momento solo scintille e minacce

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La Serie A sta vivendo giorni intensi con uno scambio di parole tra Casini e Gravina per quanto riguarda le riforme del calcio italiano

La Serie A sta vivendo giorni intensi con uno scambio di parole tra Casini e Gravina per quanto riguarda le riforme del calcio italiano. Non a casa è stata convocato un’assemblea rapidamente per presentarsi con proposte più definite all’incontro con tutte le componenti federali in programma il giorno dopo negli uffici della Figc a Roma. È questa la motivazione che ha spinto la Lega a convocare una riunione di tutti i club di Serie A per lunedì 12 febbraio, 24 ore prima di un altro confronto tra i vertici di Leghe, calciatori, allenatori e arbitri nell’ambito del processo di riforme avviato dal presidente federale Gabriele Gravina.

La possibilità di arrivare a una fumata bianca, però, si sta avvitando in una forte contrapposizione tra Serie A e Figc. La scintilla è stata accesa dalla volontà di alcuni presidenti di riproporre l’idea di un’uscita della massima divisione dal sistema della Federcalcio, evocando il modello Premier League di 32 anni fa. Il parallelo non è piaciuto a Gravina che ha sottolineato alcune differenze tra le due situazioni storiche

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