2017

Razzismo negli stadi, Tardelli consiglia: «Facciamo come la Thatcher»

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Continua a tenere banco la questione razzismo negli stadi, con la brava dei tifosi della Lazio che ha indignato l’opinione pubblica: Marco Tardelli sponsorizza la linea Margaret Thatcher, ecco il suo consiglio

Le figurine con Anna Frank con la maglia della Roma cosparse all’Olimpico dai tifosi della Lazio hanno indignato l’opinione pubblica. Una situazione affrontata dalla Figc con durezza ma non solo, con la scelta di leggere un passo dei Diari in ogni stadio: «A poco vale la trovata della Figc di far leggere brani del Diario, capolavoro della speranza, della giovanissima autrice, guarda caso coetanea del suo denigratore», il commento di Marco Tardelli su La Stampa. Continua l’ex calciatore e opinionista: «Episodi del genere si sono visti un po’ovunque: il razzismo becero che si è infilato sugli spalti non ha colore». Razzismo che non ha colore, come sottolinea Tardelli, che dà un consiglio su come affrontare la questione: «Io mi aspetto dalla Figc, e giustamente forte e chiaro è il messaggio del Coni, un segno risoluto. Negli stadi tolleranza zero. Non ci vuole poi tanto coraggio: basta ispirarsi alla Thatcher che sgominò gli hooligan in una sola notte. Adesso in Inghilterra tutti si godono il calcio in tranquillità e allo stadio vanno le famiglie con ragazzi che amano lo sport e spero abbiano letto il diario di Anna Frank».

Margaret Thatcher, morta quattro anni fa, è stata primo ministro del Regno Unito dal 1979 al 1990 ed ha affrontato a muso duro la violenza negli stadi. Dopo la tragedia dell’Heysel del 29 maggio 1985, si affidò alla repressione e decise di ritirare a tempo indeterminato i club inglesi dalle competizioni europee, per poi emanare lo Sporting Events Act e il Public Order Act (possibilità di vietare l’ingresso negli impianti sportivi di tifosi considerati violenti, con l’obbligo di firma nei comandi di polizia). Ma non solo: dopo il disastro di Hillsborough del 15 aprile 1989, dove morirono 96 tifosi del Liverpool schiacciati e soffocati dalla calca durante la sfida contro il Nottingham Forest, decise di emanare, Football Spectators Act, che prevedeva la possibilità di vietare la presenza a eventi sportivi al di fuori di Inghilterra e Galles a persone condannate per reati connessi alla disputa di partite di calcio, impose l’obbligo di entrare negli stati con un documento di identità.

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