2012
Serie A, quindicesima giornata, Juventus – Torino: le pagelle
PAGELLE JUVENTUS TORINO – TABELLINO:
Juventus 3-0 Torino
Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, De Ceglie (61′ Asamoah); Pogba, Pirlo, Marchisio; Giaccherini (46′ Bendtner), Vucinic, Giovinco (80′ Matri). A disposizione.: Storari, Lucio, Chiellini, Pepe, Padoin, Marrone, Isla, Vidal, Quagliarella. Allenatore. Alessio
Torino (4-2-4): Gillet; Darmian, Glik, Ogbonna, D’Ambrosio; Basha, Gazzi; Cerci (78′ Sansone), Bianchi (63′ Stevanovic), Meggiorini (40′ Di Cesare), Santana. A disposizione.: L. Gomis, Rodriguez, Agostini, Masiello, Brighi, Birsa, Vives, Verdi, Sgrigna. Allenatore.: Ventura
Arbitro: Rocchi – Assistenti: Manganelli, Tonolini, Vuoto (IV), Romeo (ADD1), Ciampi (ADD2)
Ammoniti: Basha (T), De Ceglie (J), Barzagli (J), Giovinco (J), Vucinic (J)
Espulsi: Glik (T)
Marcatori: 56′, 85′ Marchisio (J), 68′ Giovinco (J)
JUVENTUS:
Buffon 6: Quasi mai impegnato, non corre alcun rischio e rimane inviolato
Lichtsteiner 6: Tanta corsa, tanta grinta, ma qualche cross appare troppo telefonato per la difesa granata
Barzagli 6.5: Guida con sicurezza la difesa, come ormai gli capita già da un po’ di tempo a questa parte, non riescono mai a passarlo
Bonucci 6: Conduce una gara sufficiente, rinunciando però ad impostare il gioco come spesso ci ha abituato a fare
De Ceglie 6: Si impegna molto e riesce ad essere sempre utile alla causa bianconera, nel secondo tempo però scoppia e viene sostituito Asamoah 6: entra e dà il suo prezioso contributo con tanta corsa
Pogba 7: Pare lui l’attaccante della Juve. Nel primo tempo è il più pericoloso, la sua dote è proprio quella di crearsi numerose palle goal, gli manca solo di segnare.
Pirlo 5.5: Oggi irriconoscibile, sbaglia un rigore, è troppo lezioso, non cerca mai la giocata semplice, sembra la brutta copia del Pirlo che siamo abituati a conoscere e venerare
Marchisio 7.5: Indispensabile. Si carica sulle spalle i compagni, quando la porta sembrava stregata. Con grande personalità e carattere si dimostra il vero leader del gruppo
Giaccherini 6: Senza infamia e senza lode la sua gara, raramente riesce a sfondare e a creare pericoli
Vucinic 6.5: Ha la fantasia del campione, a volte trova il numero che lascia a bocca aperta, altre volte invece si perde dietro il difensore
Giovinco 7: Tutti lo criticano ma lui continua a segnare a raffica. Il goal nel derby è più che meritato, a fine partita viene omaggiato a dovere
Alessio 6.5: Dopo l’espulsione di Glik si spiana la strada per la Juve inizialmente apparsa contratta. Nel secondo tempo la squadra si sblocca e trova la sua quadratura
TORINO
Gillet 6: Perde qualche pallone avendo difficoltà a bloccare, ma nell’assalto finale para più del dovuto riuscendo a sventare clamorose occasioni da goal
Darmian 6 Vince il duello con Giaccherini, si dimostra sicuro e difficilmente penetrabile
Glik 4: Compie una vera e propria follia. Sembrava un toro quando ha puntato dritto alla caviglia di Giaccherini, eppure il calzettone non era nemmeno di colore rosso. Il rosso però se lo vede sventolare in faccia per un gesto che difficilmente trova scusanti.
Ogbonna 6.5 La sua fisicità e la sua personalità gli permettono di svolgere un’ottima gara, nonostante i tre goal incassati.
D’Ambrosio 6 Riesce a non sfigurare facendo qualcosa di positivo in fase di copertura
Basha 5.5 Soffre l’inferiorità numerica e va più volte in affanno
Gazzi 5: Rimane isolato per tutta la partita, non riuscendo a competere con il centrocampo bianconero
Cerci 6: Con la sua velocità mette più volte in difficoltà la difesa avversaria, ma non riesce mai ad incidere
Bianchi 5.5: Sentiva molto questo derby, ma non riesce mai a rendersi pericoloso, spesso però ripiega addirittura in fase difensiva per aiutare la squadra, poi i polmoni gli chiedono il cambio
Meggiorin 6: Poco lo spazio concesso, resta il fatto che è il solo a creare l’unica occasione da goal granata
Santana 5.5: Qualche cross, qualche guizzo, ma la sua partita si ferma qui
Ventura 5.5: Diventa difficile in dieci contro la Juventus, il Torino fa quel che può e alla fine ne esce con dignità