2014
Serie A, Napoli è la big più virtuosa con sette utili di fila
Nessun debito con le banche, come la Fiorentina. Milan in equilibrio, indietro Inter e Roma.
SERIE A – La vetta del campionato italiano è della Juventus, ma lo scudetto delle squadre virtuose è senza dubbio del Napoli, che può vantare una gestione virtuosa. L’ultimo bilancio degli azzurri, relativo al 2012-13, si è chiuso con un utile di 8 milioni, come accade da sette stagioni di fila, cioè da quando c’è Aurelio De Laurentiis. Il Napoli, come evidenziato da “La Gazzetta dello Sport”, ha inanellato profitti per 52 milioni, finiti tutti tra le riserve del patrimonio netto, non in dividendi. E non è dunque un caso che il Napoli, come la Fiorentina, eviti il ricorso al credito delle banche, anche sotto forma di anticipi dei contratti con tv e sponsor. Fatica, invece, per la Roma: 40 milioni di perdite nel 2012-13 e ben 130 bruciati in tre esercizi. I recenti investimenti per potenziare l’organico guardano al futuro: se i giallorossi rientrano, come è logico aspettarsi, nel giro della Champions, la dinamica costi-ricavi si aggiusterà di conseguenza. È la stessa missione dell’Inter. Ma ecco il punto della situazione delle big, secondo il quotidiano sportivo milanese:
FIORENTINA: L’anno scorso i Della Valle hanno completato l’aumento di capitale da 24 milioni avviato nel 2012. L’obiettivo della società è di non ricorrere più al supporto dei soci, oltre a quanto deliberato. Le plusvalenze estive da oltre 30 milioni di Jovetic e Ljajic faranno quadrare i conti nel bilancio al 31 dicembre 2013.
INTER: Thohir sa che bisognerà lavorare sodo per incrementare il giro d’affari dell’Inter, che ora è inferiore di circa 100 milioni a Milan e Juve. Quest’anno il bilancio chiuderà ancora in rosso di 50-60 milioni. L’Inter, comunque, sarà un club molto più leggero: i nuovi soci si sono accollati 180 milioni di debiti.
JUVENTUS: I 65 milioni-record della Champions hanno «drogato» il bilancio 2012-13. Agnelli sogna una Juve che si regga senza i premi Uefa. Dal 2015 Adidas garantirà un surplus di 15 milioni annui. Si punta a 300 milioni di ricavi al netto della Champions. Chissà se attraverso un ampliamento dello Stadium…
LAZIO: dopo tanto tempo la Lazio ha abbattuto nuovamente il muro dei 100 milioni di fatturato al netto delle plusvalenze. E, come per inerzia, gli stipendi sono schizzati di una decina di milioni. Ma Lotito è accorto e in estate ha avviato una spending review (nel primo trimestre ridotti i costi di 5 milioni).
MILAN: La mission di Fininvest, una volta chiusi i rubinetti, era chiara: cavarsela da sé. Anche il 2013 (appena 4 milioni versati da Berlusconi) registrerà perdite contenute, grazie agli effetti del risparmio-stipendi. Addirittura la gestione 2012-13 si è chiusa in attivo di una ventina di milioni, ma il Milan segue l’anno solare.
NAPOLI: Anche il bilancio 2013-14 del Napoli registrerà profitti, grazie al ritorno in Champions e, soprattutto, alla mega-cessione di Cavani: in estate plusvalenze complessive da 69 milioni! I proventi da licensing e merchandising sono raddoppiati: dai 4 milioni del 2010-11 agli 8 del 2012-13. Ora si lavori sullo stadio.
ROMA: Negli ultimi anni la Roma italo-americana ha fatto ricorso a una notevole quantità di denaro per tornare nel giro che conta. Il giro d’affari (in primis i settori stadio e commerciale) non è cresciuto come nelle aspettative. Anche quest’anno, senza Champions, ci sarà un bel rosso. Aspettando la svolta.