2017
L’occasione unica per seguire il modello Atalanta
E’ il Gasperini swow: Atalanta in alta classifica ed in continuo flusso di giovani. Come può fare la Serie A
Atalanta sesta in classifica con 38 punti all’attivo, alla media di 1.8 a gara, dato che in proiezione sull’intero campionato renderebbe un torneo da ben 69 punti: per intenderci, quanti ne sarebbero bastati un anno fa a piazzarsi al quarto posto. Andamento fortificato dalle statistiche di difesa ed attacco: 33 reti siglate e 24 incassate, dati che si identificano praticamente con quelli presentati da Lazio, Inter, Milan e Fiorentina.
ATALANTA SHOW – A testa alta tra le grandi dunque, con gli stessi parametri, con un calcio propositivo e sempre coraggioso: Gian Piero Gasperini è andato oltre ogni suo limite ed aspettativa, edificando una squadra compatta ma allo stesso tempo ambiziosa, in grado di battere tra le sue mura Roma, Napoli ed Inter, di pareggiare nel tempio di San Siro con il Milan e di strappare un punto anche al Franchi sul campo della Fiorentina. Tra le prime sette forze della classifica di Serie A, l’Atalanta è uscita battuta solo dal confronto interno con la Lazio – ma si trattava della prima giornata, con ingranaggi palesemente da attivare – e nel fortino dello Juventus Stadium. Dove a detta di tanti mancò un importante esame di maturità sul piano dell’atteggiamento, ma – al netto di questo capolavoro – ci consentirete di perdonarglielo.
GIOVANI ALL’ARREMBAGGIO – Può bastare così? Ma neanche per scherzo. Nel frattempo l’Atalanta di Gasperini ha avuto cura e premura di valorizzare il suo conclamato settore giovanile e di lanciare definitivamente nel calcio dei grandi una serie di prospetti (della sua cantera e non solo) dal credibile avvenire: Mattia Caldara (’94) già ingaggiato dalla Juventus per il 2018, Andrea Conti (’94), Franck Kessie (’96), Roberto Gagliardini (’94) già passato all’Inter per oltre venticinque milioni di euro nell’attuale sessione di calciomercato, Leonardo Spinazzola (’93), Andrea Petagna (’95) ed infine – esordienti nell’ultima vittoria ottenuta contro la Sampdoria – i due capolavori firmati Gasperini, ossia i classe ’99 Alessandro Bastoni e Filippo Melegoni. Siamo insomma al cospetto dell’elisir ideale: un club che rischia con i giovani e gli consente di farli maturare al riparo da particolari pressioni, ma che allo stesso tempo funziona al cospetto dei risultati. Non soltanto funziona ma va ben oltre i confini che lecitamente potevano essere tracciati nelle analisi di inizio stagione.
SERIE A, SE NON ORA QUANDO? – La particolare situazione che si è venuta a creare in seno alla classifica di Serie A impone ai club italiani determinati ragionamenti. Andiamo con ordine: la bassissima quota di Crotone, Palermo e Pescara lascia un notevole quanto rassicurante margine al resto dei club della massima categoria, se l’Empoli quartultimo vanta undici lunghezze di distanza sul terzultimo posto le chance di evitare la retrocessione per le restanti diciassette forze della Serie A sono pressoché totali. E dunque, con chiaro riferimento alle tante squadre che da qui al termine della stagione galleggeranno a metà classifica, perché non lanciare i più brillanti giovani del proprio vivaio? O meglio: perché non dedicarsi anima e corpo a questa causa? Quale occasione migliore? E’ una chance irripetibile per costruire il proprio futuro: un girone di ritorno in cui non si rischia nulla, si può lavorare con la massima serenità possibile e si è dunque tenuti a valorizzare i propri prospetti. Se neanche questa speciale situazione sarà colta, beh allora fatevelo dire: ve la siete cercata. Non volete cambiare e fanno bene a ricordarvi come da altre parti, invece, tutte queste paure non alberghino.