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Serie A, lotta salvezza: Venezia e Spezia, l’affare si complicherà

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Al termine del girone d’andata della Serie A, la lotta salvezza sembrerebbe potersi risolvere in anticipo: ma occhio agli scossoni in arrivo

Una lotta salvezza come non l’abbiamo mai vista in Serie A. Poverissima di punti e di colpi di scena, quantomeno sul campo. Ventinove i punti collezionati dal trio delle meraviglie, si fa per dire, Genoa-Cagliari-Salernitana. Un bottino che varrebbe una gloriosa metà classifica se raccolto singolarmente, ma che da dividere in tre parti quasi uguali ha il significato crudo della parola “disastro”.

E così, c’è chi sta navigando in acque tranquille senza aver fatto nulla di trascendentale. Anzi. I 17 punti del Venezia, in proiezione, sarebbero tutto fuorché garanzia in un campionato più “normale”. Eppure ai ragazzi di Zanetti c’è solo da battere le mani per l’organizzazione e l’abnegazione sin qui dimostrate. Così come i 16 punti incassati dallo Spezia non possono lasciar dormire sereni gli Aquilotti, malgrado le cinque lunghezze di margine sulla quota retrocessione.

Colpa evidente di chi sta dietro: troppo brutto per essere vero il campionato delle ultime tre. Sulla Salernitana si è già scritto e detto in altre occasioni, i granata pagano le imbarazzanti questioni societarie e l’ancor più discutibile concessione di iscriversi al campionato in deroga. L’auspicio è che entro il 31 dicembre possa arrivare il famigerato passaggio di proprietà, ma a prescindere resta difficilmente ipotizzabile la permanenza in categoria.

Addirittura l’eventuale esclusione anticipata comporterebbe un piccolo scossone, perché sarebbe un bel jolly da giocare per Genoa e Venezia (battute sul campo dai campani) e un mini-jolly per il Cagliari, un punto contro Ribery e soci.

Ma non c’è dubbio che la vera scossa tellurica nella lotta salvezza di questa Serie A possa arrivare dal calciomercato. La nuova proprietà del Grifone ha dichiarato ambizioni da capogiro e dovrà immediatamente mettere mano al portafogli per restituire onore e dignità alla formazione di Shevchenko.

E stessa cosa dovrà fare il Presidente Giulini, a maggior ragione dopo l’epurazione in atto nel suo Casteddu. Giocatori funzionali ai desideri di Mazzarri saranno d’obbligo per mettere in cassaforte quei 26/27 punti probabilmente indispensabili. Ma non sarà affatto banale. Nemmeno per Venezia e Spezia, naturalmente, cui ripetere il girone d’andata potrebbe non bastare.

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