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Conferenza stampa Sarri: «Sono arrabbiato per il derby. Italia? Ho sentito tante cazzate» – VIDEO
Conferenza stampa Sarri: le parole del tecnico della Lazio alla vigilia del match di campionato contro il Sassuolo
Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, ha parlato in conferenza stampa in vista della partita contro il Sassuolo. Le sue dichiarazioni:
RUSH FINALE – «Mi aspetto, anzi pretendo, un finale di stagione di alto livello perchè il derby è da riscattare. Voglio vedere 8 partite di alto livello».
FUTURO – «Lotito l’ho visto ieri e l’obiettivo era quello di parlare coi giocatori che erano tutti a disposizione: l’ho fatto prima io, poi lui. Perché contro la Roma abbiamo fatto una partita inspiegabile per l’atteggiamento, dopo un minuto si aveva già la sensazione di essere finita. Io sono incazzatissimo con i giocatori per questo motivo e anche con me stesso, perché avevo la sensazione che la carica emotiva non era giusta, ho cercato di intervenire ma non nel modo giusto. Orgoglio e reazione. Futuro? Si starà a vedere, per me il futuro è il Sassuolo».
RISCHIO CROLLO – «Io voglio sperare di avere a disposizione professionisti di alto livello che sa che non ci sono partite che non contano nulla, ogni gara ha risvolti positivi e negativi. Voglio partire dal presupposto che ci saranno professionisti che daranno il 100%».
IMMOBILE – «Ci ho parlato subito, dicendogli quello che penso: sta diventando un capro espiatorio di una situazione. Lui sa cosa fare, ma deciderà con tutta la calma del mondo. Sono molto fiducioso, non è particolarmente abbattuto. Io farei un tipo di scelta che non dico, perchè conta la sua».
MONDIALI – «Io sono meno critico adesso, rimango della mia idea. Le Nazionali non rappresentano più un movimento, perché in Italia il 70% dei giocatori sono stranieri. Si fanno discorsi sui massimi sistemi, ho sentito sparare cazzate mostruose sui problemi dell’Italia. Si parla di tornei. che il nostro calcio ha problemi, poi, è evidente. Se vedi la Bundesliga, la Premier poi vedi uno stadio italiano e pezzi “ma dove cazzo stiamo?, non si parla mai di strutture. Come mandare un chirurgo ad operare con un bisturi arrugginito. Eravamo al top del mondo, in vent’anni non siamo nemmeno in seconda fascia. Parliamo di questo».