2012

Serie A, la moviola delle ‘altre’: che errori a Genova…

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SERIE A MOVIOLA – Sull’edizione odierna della Gazzetta dello Sport si possono leggere le moviole delle altre cinque gare di campionato giocate ieri. Ecco nel dettaglio l’analisi dei colleghi della ‘rosea’:

ATALANTA – GENOA: Si lamenta l’Atalanta e non ha torto. Sul risultato finale pesa infatti un rigore non concesso alla squadra di Colantuono nel finale di primo tempo: Bonaventura, vicino a Frey, è affossato da Sampirisi poco prima di ricevere il pallone. Nel finale espulso Moretti per un contrasto con Moralez: seconda ammonizione fiscale. Tra le altre decisioni poco chiare spicca anche un gol realizzato a gioco fermo da Maxi Moralez: il giocatore era stato fermato per un fuorigioco inesistente perché c’era Canini a tenerlo in gioco.

CHIEVO – SIENA: Bravo Massa, favorito da una partita abbastanza semplice e senza grandi episodi. E comunque Massa se la cava bene e usa un coerente metro di giudizio sulle ammonizioni. Nel finale arriva l’espulsione di Samassa per il doppio giallo: decisione corretta e piuttosto ingenuo si dimostra l’attaccante ammonito prima per un chiaro fallo di mani e dopo poco per la seconda volta dopo una evidente simulazione fuori l’area.

PESCARA – ROMA: Partita che fila via liscia per Gervasoni, nessun episodio degno di moviola e arbitro.

SAMPDORIA – BOLOGNA: Non benissimo l’arbitro, ma non certo per l’espulsione che lascia in 10 il Bologna dopo pochi minuti quando Icardi salta Morleo e si lancia verso la porta degli emiliani. Il difensore rossoblù lo stende con un intervento durissimo e Celi non ha esitazione a mostrare il rosso diretto: la motivazione è molto più da ricercare nella violenza dell’entrata di Morleo che per la chiara occasione negata alla Sampdoria. Certo, Icardi aveva la strada aperta versa il portiere, ma c’erano altri difensori in rimonta e la distanza era notevole. Comunque, il rosso è giusto. Non altrettanto la decisione presa nel finale quando Rossini mette un braccio sulle spalle di Gilardino colpendo la palla con la mano e impedendo all’avversario uno stop. Si può discutere sulla volontarietà, ma è di sicuro volontaria l’intenzione di Rossini di mettere il braccio in una posizione che dia fastidio a Gilardino e quindi si prende un rischio inutile.

TORINO – FIORENTINA: E’ il rigore la chiave della gara: rivisto alla tv si scopre il contatto non clamoroso tra D’Ambrosio e Cuadrado. Ci sta la decisione dell’arbitro.

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