2013
Serie A, la ?fortuna? non incide più: vince il ?Dio denaro?
CALCIO SERIE A JUVENTUS MILAN – Considerata dagli antichi romani una divinità o la maledetta sfortuna che nessuno dovrebbe adorare, la “Dea bendata” continua a catalizzare l’interesse del mondo del calcio, che ha avuto alcune risposte grazie allo studio del professor Luigi Curini, illustre docente di Scienze Politiche dell’Università di Milano.
Come riportato da Il Giornale, il professore, di fede interista, ha dichiarato in merito alla sua ricerca: «Personalmente ho la ricetta: tutto quanto è casuale, aleatorio, quello che oggi c’è e domani non c’è, lo stesso caos, sono l’espressione della fortuna. Calcio imprevedibile? Di oltre il 40% e vuol dire che su 10 partite settimanali di serie A, 4 sono determinate dalla sorte, la botta di fondo schiena, insomma».
Nello studio è stata calcolata l’incidenza del fato nei campionati di Serie A dal 1946 ad oggi, con l’utilizzo di una metodologia statistica utilizzata negli sport professionistici americani: in questo modo si scopre che in media per il 42% le partite sarebbero state decise dal “caso”. Nello specifico, la Juventus di Antonio Conte avrebbe vinto un anno fa con il 38% di fortuna, mentre con il 75% di buona sorte è stata decisa la stagione vincente del Milan nel 1956/57.
I numeri e le statistiche, dunque, possono dimostrare, secondo il professor Curini, che un evento sportivo si vende in relazione alla qualità dei contendenti e all’incertezza del risultato finale, perché il calo degli spettatori, ad esempio, l’introduzione dei diritti tv con una distribuzione diseguale potrebbe aver inciso nelle vittorie dei più forti e dei più ricchi, come sta accadendo anche all’estero.