App calcio: Serie A poco tecnologica, distante anni luce da Premier e Bundesliga - Calcio News 24
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2017

App calcio: Serie A poco tecnologica, distante anni luce da Premier e Bundesliga

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pioggia serie a olimpico novembre 2017

Calcio sempre più tecnologico: l’indagine di KPMG svela chi è più aggiornato nel mondo del pallone. Premier League e Bundesliga hi-tech, Serie A rincorre ancora una volta

I tifosi di calcio in tutto il mondo sono sempre perfettamente connessi tramite smartphone table e pc, per seguire le vicende dei colori del cuore e rimanere aggiornati su tutte le ultime novità , dai possibili acquisti, alla formazione in campo ai nuovi gadget per arricchire la personale collezione. Ed il football online diventa così un modo di vivere, a cui le squadre devono ormai adeguarsi per non perdersi nemmeno un fan che potrebbe essere non un semplice appassionato, ma un possibile cliente. I canali tematici tv sono quindi un must: vedere come si allena Icardi, se Buffon è ancora il numero uno affidabile o Dzeko sfonderà le reti nel prossimo match di Serie A sono curiosità con cui sfamare milioni di tifosi.

Ma sono le applicazioni per mobile, le meglio note App, sono il pane quotidiano con cui sapere sempre tutto. E l’indagine svolta da KMPG Football Benchmark, analizzando i cinque tornei nazionali più importanti, ha mostrato interessanti risultati. Come riporta il comunicato del sito specializzato in informazione finanziaria, la presenza digitale ha significato partendo dall’unificazione dei dati di cui si è già in possesso, come abbonamenti per le partite, acquisti online od accessi al museo del club. E le applicazioni sono la chiave. Per i clubs è così diventato fondamentale non solo fare attività di report e scout per i prossimi giocatori da acquistare, ma fare un’analisi attenta dei dati die propri primi clienti, ovvero i tifosi. E’ di poche settimane fa il primo tentativo “social” del Manchester City di sapere davvero tutto su cosa fanno i propri tifosi durante le partite, in modo da fidelizzare maggiormente i fans. E l’analisi di KPMG mostra però che a livello professionistico c’è ancora tanto da fare. Ben 32 clubs su 98 (il 34%) dei cinque campionati più importanti (Inghilterra, Italia, Francia, Germania e Spagna) non hanno ancora sviluppato un’applicazione ufficiale.

In vetta alla classifica sono Premier League e Bundesliga, che vantano rispettivamente il 95% e l’88% delle squadre già dotate di un’app ufficiale. Curiosamente, in Inghilterra soltanto il Leicester City, campione nazionale soltanto un paio di stagioni fa, era, al momento dell’indagine, sprovvista dell’applicazione. In Germania invece, ed anche qui il dato sorprende, sono il Red Bull Lipsia, prossimo avversario del Napoli in Europa League, e l’Hannover a non aver provveduto a tenersi al passo con i tempi. Venendo a casa nostra, la Serie A, al pari con la Ligue 1 francese, chiude la classifica con poco più della metà di squadre che hanno finora provveduto a realizzare il “prezioso” aggiornamento tecnologico. Poco sopra la Spagna: la Liga infatti ha 12 squadre su 20 che ne sono dotate.

Passando alla classifica del download, Google Play permette in tempo reale di stilare il ranking. Anche qui la Germania è un passo avanti a tutte, con ben 8 società che superano quota 100.000 mentre in Premier, fatta eccezione per i 6 Top Clubs (Chelsea, Arsenal, Manchester City ed United, Tottenham e Liverpool) nessun’altra compagine ha rotto la barriera dei 100mila download. A fare compagnia però troviamo, tutte le big d’Europa. Dalla Spagna, presente con Barcellona, ​​Real Madrid ed Atlético), alla Francia (Paris Saint-Germain, Lione, Olympique Marsiglia) per finire con l’Italia, che può vantare al momento Juventus, Milan, Napoli e Roma, ad aver raggiunto l’importante quota.

Sebbene sia sicuramente più facile per le grandi squadre poter “raccogliere” seguito anche sugli smartphone e tablet, sfondare nel mondo tecnologico diventerà sempre più importante per le società di calcio e forse, in alcuni casi, più decisivo di un goal del bomber nel Derby o nel big match per scalare la classifica.

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