Editoriale
Serie A: sull’asse Milano-Roma il destino del campionato
Il weekend di Serie A irrompe a cancellare le polemiche della Coppa Italia: nel doppio incrocio tra Milano e Roma si può compiere il destino Scudetto
Rush finale di una Serie A entusiasmante come poche altre volte che da qui a un mesetto emetterà tutti i suoi verdetti. La trentaquattresima giornata di campionato potrebbe già però regalarci qualche prezioso indizio su quel che potrà essere.
In particolare la lotta per la conquista del Tricolore vivrà un fine settimana particolarmente intenso, con Milan e Inter a rimettersi in carreggiata dopo il discusso derby di Coppa Italia. Toccherà ai nerazzurri aprire le danze, ritrovando sul cammino il vecchio amico José Mourinho che con una lanciatissima Roma non potrà e non vorrà pensare più di tanto agli affari di cuore.
Ma Simone Inzaghi sa che l’occasione è quanto mai propizia: fiducia a mille, l’entusiasmo di un San Siro da tutto esaurito o giù di lì, il pensiero fisso di poter assestare un nuovo cazzotto in faccia ai cugini dopo il 3-0 di martedì.
Oscurando anche le polemiche degli ultimi giorni: dal gol annullato a Bennacer alle parole pepate di Pioli, passando per le assurde elucubrazioni sulla designazione dell’arbitro Sozza, che certamente non stiamo aiutando nel suo percorso di crescita con tutte queste stupide parole al vento.
Sul fronte rossonero, invece, più che guardare a quel che farà il Biscione contro la Lupa, ci sarà da concentrare l’attenzione sulla propria testa. E su come cancellare con un colpo di spugna i pensieri negativi che, inevitabilmente, si saranno accumulati. Fondamentale in questo senso il compito dell’allenatore parmigiano, la cui bravura e sensibilità da psicologo verrà messa a dura prova domenica sera.
La sfida dell’Olimpico contro la Lazio è quanto di più complicato ci possa essere per il Milan in questo momento. Eppure il Diavolo ha sempre saputo risollevarsi con spirito e forza d’animo talvolta insospettabili. Così come la straordinaria attitudine negli scontri diretti è una poderosa ancora cui aggrapparsi. Perché rialzare subito la testa è quanto mai d’obbligo.