Editoriale
Serie A: Inter bella e cicala, Napoli non ridimensionato ma senza Osimhen…
Una splendida e divertente sfida tra Inter e Napoli ha completamente riaperto anche ai nerazzurri la corsa Scudetto in Serie A
Dopo uno spettacolare sabato, la domenica di Serie A non poteva essere da meno. Inter-Napoli non ha di certo tradito le attese della vigilia, accorciando le distanze in vetta e riaprendo nella sostanza un campionato che nelle premesse del weekend poteva prevedere anche l’ipotesi di una fuga a due forse definitiva.
RISULTATI E CLASSIFICA SERIE A
E invece la formazione di Simone Inzaghi si siede a pieno titolo al tavolo della battaglia Scudetto, soffiando in un colpo solo tre punti pesanti alla coppia di testa. Lo ha fatto con merito dopo il travaglio del Milan a Firenze e dopo aver messo lungamente alle corde i partenopei.
Proprio come nella passata stagione, l’incrocio a San Siro contro gli azzurri vale il primo successo negli scontri diretti per i campioni d’Italia. Non meno sofferto dello striminzito 1-0 dell’era Conte, con annesso miracolo di Handanovic nel finale e con un pizzico di fortuna che non guasta mai.
Perché l’Inter è stata davvero intensa, precisa e frizzante per un’ora abbondante salvo poi ricadere nell’errore più comune di questo autunno. Quell’essere un po’ troppo cicala e poco formica, complici ancora una volta sostituzioni che hanno peggiorato il contesto.
L’assalto conclusivo gagliardo e coraggioso del Napoli è quel che di buono si porta a casa Luciano Spalletti che senza dubbio si augurava un risultato diverso davanti al suo vecchio pubblico. E il pareggio sarebbe potuto arrivare in effetti, considerate le due occasioni clamorose sulla testa di Mario Rui e sul piede di Mertens.
Dunque azzurri tutt’altro che ridimensionati ma ora rischia di pesare enormemente l’infortunio di Osimhen. Tra le fratture multiple e la Coppa d’Africa di gennaio, il centravanti nigeriano potrebbe riassaporare la Serie A addirittura a febbraio. Ricordando quanto fu difficile la vita senza il puntero nel recente passato, i prossimi due mesi si prospettano determinanti.