Editoriale

Serie A: l’Inter non ha perso lo smalto, le romane si tirano fuori dalla lotta

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La domenica della Serie A spacca ulteriormente la classifica: vincono le prime cinque, le romane annaspano e si allontanano

Un altro giorno intero dedicato alla Serie A, manna dal cielo per tutti i malati di calcio che hanno potuto godere una domenica davanti alla televisione da mezzogiorno fino a sera con tutte le big in ballo. E tra di esse, è stata l’occasione per rivedere all’opera in grande spolvero l’Inter capolista dopo lo stop forzato di giovedì.

Ottava vittoria consecutiva per la formazione di Simone Inzaghi, capace di vincere contro il suo passato e cancellare l’onta del match d’andata, a tutt’oggi l’unica battuta d’arresto per i nerazzurri. Non è stata l’interpretazione più scintillante di Lautaro e compagni, complice anche lo svarione più unico che raro della ditta Skriniar-De Vrij, ma l’ennesima dimostrazione di consapevolezza, tranquillità e forza.

La pressione di dover rispondere alle vittorie di Milan, Napoli e Atalanta di fatto inesistente, i campioni d’Italia in carica hanno controllato e addomesticato una Lazio più solida e attenta del solito, ma molto meno spumeggiante. Ed è proprio l’equilibrio tra le due fasi che Maurizio Sarri non riesce a trovare, con la ragionevole certezza che sia ormai troppo tardi per puntare ancora a un piazzamento tra le prime quattro.

Anche perché le distanze sono aumentate di nuovo, e non soltanto per la sponda biancoceleste del Tevere. Più che quella di Mourinho sembra infatti di avere a che fare con la Roma di Zeman, con l’aggravante che per lo meno il boemo sapeva comunque emozionare ed entusiasmare con il suo gioco altamente spettacolare. Tutto il contrario rispetto all’incomprensibile squadra del portoghese,  capace di disfare quanto costruito in sette minuti di follia.

Oltretutto contro una Juve che prova a restare faticosamente aggrappata all’obiettivo Champions League grazie a orgoglio, determinazione e mentalità. Perché se ci fosse da puntare le fiches sull’organizzazione tecnico-tattica, la sensazione è che speranze se ne potrebbero coltivare pochine.

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