Serie A, i 5 giovani italiani da tenere d’occhio - Calcio News 24
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2020

Serie A, i 5 giovani italiani da tenere d’occhio

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Piccoli Atalanta Primavera

Concluso il calciomercato, diamo uno sguardo ai giovani italiani che si affacciano alla Serie A: ecco i 5 profili più intriganti da mettere sotto osservazione

Il vento pare essere cambiato nelle recenti stagioni di Serie A, durante le quali la fiducia nei giovani italiani è finalmente cresciuta. Proviamo ad anticipare i tempi e vi proponiamo la Top 5 tra i ragazzi più interessanti che potrebbero ritagliarsi spazio nei prossimi mesi. Avvertenza per il lettore, non abbiamo preso in considerazione quei giovani che già hanno fatto molto parlare di sé, come il milanista Colombo o il neroverde Raspadori e, soprattutto, augurandoci che siano parecchi altri i talenti nostrani a mettersi in luce.

5 – Martin Nioten Palumbo (Udinese) – Storia decisamente particolare quella del 2002 lanciato titolare da Gotti contro lo Spezia. Nato a Bergen da padre italiano e madre norvegese, la sua formazione calcistica è completamente made in Friuli anche se recentemente ha scelto di vestire la maglia della Norvegia nella selezione Under 18. Regista, mezzala, all’occorrenza trequartista: un baby prototipo di tuttocampista duttile, tecnico ma anche fisico. Blindato dal club friulano fino al 2025, sarà con ogni probabilità una delle maxiplusvalenze future per la famiglia Pozzo.

4 – Hans Nicolussi Caviglia (Parma) – Il ventenne aostano innamorato di Johan Cruyff è stato uno dei colpi al fotofinish del Presidente Krause. Dopo la buona stagione in B con il Perugia, per il talento di formazione juventina ecco la grande occasione di misurarsi con la massima serie e mostrare definitivamente le qualità intraviste sin qui, ovvero quelle da centrocampista moderno che fa della tecnica e della visione di gioco le sue armi più affilate.

3 – Matteo Lovato (Verona) – Un percorso folgorante quello compiuto nel 2020 dal classe 2000 di Monselice. La chiamata a gennaio dall’Hellas dopo sei mesi da titolare in Serie C con il Padova è stata l’incipit di un’evoluzione che ha convinto Juric a farlo esordire nell’emergenza delle prime giornate di campionato. E il buon Matteo ha saputo farsi trovare pronto, dimostrando personalità, eleganza e pulizia d’intervento nella difesa a 3 scaligera. Insomma, il nuovo Kumbulla è già pronto a sbocciare.

2 – Roberto Piccoli (Spezia) – Ecco, qui siamo al cospetto di un potenziale crack del futuro. Il bergamasco classe 2001 è centravanti fisico, potente ma al contempo abile tecnicamente e nella ricerca della profondità. Se poi ci aggiungiamo una confidenza con il gol che fino alla Primavera dell’Atalanta è stata devastante per le difese avversarie, insomma, ci sarebbe solo da attendere la consacrazione. E chissà che il prestito allo Spezia non sia già l’occasione giusta, nel contesto di una rosa che accoglie altri talenti di cui sentiremo parlare come, ad esempio, il difensore mancino Riccardo Marchizza e la mezzala tuttofare Giulio Maggiore.

1 – Nicolò Armini (Lazio) – L’erede di Alessandro Nesta? Lo sperano i tifosi biancocelesti, ma anche il calcio italiano che intravede in questo 2001 eleganza, leadership e intelligenza tattica da campione in erba. E, non a caso, l’attuale allenatore del Frosinone è proprio l’idolo del giovane Nicolò, la cui scelta del 13 come numero di maglia la racconta tutta. Le lacune numeriche e tecniche nella difesa di Inzaghi potrebbero rappresentare l’ideale trampolino di lancio già a stretto giro di posta.

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