2017

La Juventus vince già ad agosto: ecco come è accaduto

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Turno cruciale per le dinamiche di Serie A: fuga Juve, la resa di Roma e Napoli

Usciamo per un attimo dalla solita – ed ovviamente appropriata – analisi del campo, di quanto avviene sul terreno di gioco a livello tecnico e tattico, per interrogarci su un aspetto che sembra sempre più alla base del recente ciclo Juventus: le sue avversarie sono caratterialmente a livello di chi comanda la Serie A oramai da sei anni? O meglio: sono in grado di impensierire la capolista?

LE CADUTE DI ROMA E NAPOLI – Le avversarie sono sempre quelle, le uniche squadre italiane che negli ultimi anni hanno quantomeno disturbato l’incedere della Juventus di Conte prima ed Allegri poi: Roma e Napoli. Prima di ieri – considerando la probabile vittoria bianconera in quel di Crotone, nel recupero del turno rimandato per la concomitanza con la Supercoppa Italiana – lontane rispettivamente quattro e sette lunghezze dalla capolista: distanze non minime, ma neanche irrecuperabili. In soldoni un margine da non ritenere certo. La Juventus vince agevolmente a Sassuolo e fa il suo, Roma e Napoli vengono meno: i giallorossi, dopo le due incoraggianti vittorie esterne sui campi di Genoa ed Udinese, dimostrazioni di forza che avevano lasciato ipotizzare un salto di qualità caratteriale, tornano a prestare il fianco in trasferta e crollano sotto i colpi di Muriel e Schick contro una Sampdoria che negli ultimi sei turni di campionato aveva raccolto quattro sconfitte e due pareggi. I partenopei la combinano grossa e si fanno beffare addirittura da un Palermo con un piede e mezzo in Serie B, peraltro nel proprio impianto.

IL LIMITE INVALICABILE DELLA MENTALITA’ – Le nuove distanze inchiodano ogni velleità di torneo concorrenziale: occorrerebbe un poco ipotizzabile crollo bianconero. E dunque, se non definitivi, è tempo dei primissimi ed ovviamente riconfigurabili bilanci: perché suona sempre la stessa musica sulla Serie A? Dove sta la carenza delle altre? Siamo certi che sia esclusivamente un problema di valori tecnici e fatturati? O la ragione principale è da rintracciare altrove? Se nel momento clou della stagione cadi contro Sampdoria e Palermo sei inevitabilmente costretto ad interrogarti sulla tua tenuta caratteriale: probabilmente non hai le carte a posto per reggere a determinati livelli. Sei condannato a vanificare quanto di buono hai appena realizzato per via di un deficit di mentalità: il ritmo Juve è incessante, vero, ti costringe a non sbagliare mai. Il segnale però che ne viene fuori, considerata la specificità degli stop, è quello di una resa.

LA JUVENTUS VINCE GIA’ AD AGOSTO? – Passiamo dall’altra parte e vestiamo i panni di chi è davanti: siamo certi che la Juventus ad inizio anno soffra la pressione delle avversarie? Avverte realmente il fiato sul collo di chi vuole strapparle lo scettro? A vedere lo scorso campionato sembrerebbe di no: nonostante il vantaggio concesso alle concorrenti ed un Higuain in formato super a disposizione della principale avversaria, l’incessante rimonta bianconera alla lunga non ha trovato ostacoli. O meglio: il Napoli c’è stato, ma non è bastato. Quest’anno, con i migliori giocatori (l’argentino appunto e Pjanic) delle concorrenti passati proprio alla Juventus a suon di clausole rescissorie, ci si interroga sulla reale esistenza di un avversario. Che per valori tecnici – Napoli e Roma – ci sarebbe anche, ma che poi non si configura come tale per le diverse abilità di gestire i momenti di una stagione. Di padroneggiare le pressioni. Di non distrarsi mai, di perdere anche sì, ma sul campo perché l’avversario è stato più bravo (vedi la Juventus a Firenze), non perché fallisci l’approccio alla gara casalinga con il Palermo o perché ti fai rimontare due volte al Marassi da una squadra che aveva dimenticato come si vince. Ed allora l’ultimo interrogativo sorge spontaneo: ma la Juventus, anche di fronte alle sue sconfitte, teme davvero che le sue avversarie possano recuperare? Possano impensierirla? Se la risposta fosse negativa, avremmo un’evidenza davvero sconcertante: la Juventus avrebbe vinto il campionato prima di giocarlo. Si attende prova contraria.

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