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Serie A, Dal Pino annuncia: «Accordo con i fondi? La fumata bianca è vicina»

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Paolo Dal Pino, presidente della Lega Serie A, ha annunciato che è molto vicino l’accordo con i fondi privati. Le sue parole

Paolo Dal Pino, presidente della Lega Serie A, ha parlato della trattativa con la cordata Cvc-Advent-Fsi nel cordo di un’intervista a Emilio Mancuso trasmessa su “Sabato Sport” su Rai Radio 1. Le sue parole riportate da Calcioefinanza.it

«La fumata bianca è molto vicina: nelle ultime settimane abbiamo approfondito tutti gli ultimi dettagli contrattuali, ci aspettiamo come previsto di avere il risultato finale entro pochi giorni dopo l’Epifania. La nostra Lega cambierà in positivo c’è un consenso unanime da parte di tutte le società rispetto alla divisione tra ruoli sportivi e ruoli della media company. Il calcio perde in questa stagione circa 600 milioni di euro ed è un momento estremamente difficile perché il perdurare di questa situazione complica sempre più il contesto in cui siamo costretti a lavorare. È evidente che l’ingresso di un miliardo e 700 milioni per il 10 per cento della media company rappresenta un momento di sollievo finanziario rilevante, ma credo che l’operazione vada valutata per il suo contenuto strategico, per la possibilità da parte della Serie A di ragionare concretamente sulla produzione di un canale e sulla gestione in proprio dei diritti televisivi».

RIAPERTURA STADI «Penso che si debba far andare allo stadio i cittadini vaccinati. La riapertura degli stadi dipende dal Governo. Io lamento ancora il fatto che la Serie A abbia presentato già alcuni mesi fa al Governo un lavoro di 300 pagine per poter portare allo stadio in totale sicurezza il pubblico, circa il 20-30 per cento della capienza degli impianti, e non abbia mai avuto neanche una chiamata, un’interlocuzione diretta dal Governo. Credo che nessun settore abbia fatto un lavoro così dettagliato a livello di sicurezza per garantire che gli eventi possano avvenire senza rischi, ma non abbiamo mai ricevuto neanche un commento su questo, come su altre cose. Non possiamo fare altro che adeguarci e aspettare il momento giusto nel rispetto delle normative sanitarie a protezione del nostro pubblico».

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