2013
Serie A, cinque panchine traballanti: ecco chi rischia
SERIE A SASSUOLO CATANIA BOLOGNA CHIEVO SAMPDORIA – Panchine traballanti, ma ancora non a rischio crollo. Per la quarta volta dal 2004 ad oggi, come riferisce la ‘Gazzetta dello Sport’, dopo sette giornate di campionato è saltata una sola panchina: l’unico a rimetterci, per ora, è stato Liverani, sostituito dal figliol prodigo Gasperini. Ma la situazione, in realtà, è tutt’altro che rosea.
BOLOGNA – Pioli è più che a rischio: difesa colabrodo, attacco spento e gioco latitante: anche l’anno scorso i rossoblù ebbero difficoltà in partenza, ma la fiducia della dirigenza felsinea – non dei tifosi, che hanno grande convinzione nel tecnico e capiscono le difficoltà, avendo perso in sei mesi tre pilastri come Portanova, Taider e Gilardino – sembra latitare: Guaraldi ha già sondato Reja e se dovesse andare male il derby con il Sassuolo allora il cambio in panchina sarebbe molto più che un’idea.
SASSUOLO – Discorso simile per quanto riguarda Di Francesco: dopo un avvio difficile, con lo shock causato dal cappotto interno con l’Inter, i neroverdi sembravano essersi ripresi, ma le modalità con cui è arrivata la sconfitta di Parma hanno fatto tornare sulla graticola il tecnico: sarà decisivo lo scontro diretto con il Bologna, in caso di esito negativo Di Carlo in primis e Cosmi poi sono i candidati.
CHIEVO VERONA – Situazione particolare a Verona, sponda Chievo, dove Campedelli ha iniziato a guardarsi attorno: Sannino piace e l’idea non è quella di cacciarlo, ma se i risultati dovessero continuare a latitare… Contro il Genoa serve una prova di grande carattere. I tifosi spingono per Corini – che ben s’è comportato al Bentegodi ed è ancora senza panchina.
SAMPDORIA – La classifica preoccupa, ma nemmeno più di tanto: il potenziale della squadra è buono, ottimo se si considera l’attacco, e solo un pesante ko a Livorno potrebbe far tremare Delio Rossi. Difficile, poi, un suo esonero: il tecnico doriano percepisce 1,2 milioni di euro netti a stagione con un grande bonus legato alla salvezza.
CATANIA – Maran, nonostante l’avvio pessimo, rischia meno di tutti: reduce da un’annata straordinaria, il tecnico etneo ha dovuto vedersela con tanti infortuni, che l’hanno privato contemporaneamente di molti giocatori chiave. La situazione sta tornando lentamente alla normalità, risultati compresi: solo un’altra crisi potrebbe metterlo in discussione.