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Serie A, Casini: «Aiutare i club a mettere a posto i conti. Var? Va valutato l’impatto tecnologico»

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Il presidente della Lega Serie A Casini ha toccato vari temi centrali di questo inizio di stagione

Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, ha parlato ai microfoni di Radio Anch’io lo Sport toccando vari temi centrali di questo inizio di stagione.

CRISI ECONOMICA – «Stiamo pensando diverse cose, ma partiamo dai problemi. Il primo è quello finanziario, la priorità è quella di aiutare le squadre a mettere a posto i conti. Infrastrutture? Stiamo intervenendo nel medio termine, riducendo l’illuminazione per un risparmio energetico. Per le scuola faremo partire una serie di iniziative per far emergere i valori del calcio».

VAR – «Il tema dell’impatto della tecnologia sul gioco va valutata: se ci fosse stata questa tecnologia nel 1982, l’Italia non avrebbe mai vinto i Mondiali e Gentile non sarebbe arrivato alla fine del torneo. C’è un elemento da considerare, quello può essere l’esagerazione dell’impatto tecnologico; però io, al momento – se posso dire l’effetto positivo che la tecnologia dovrebbe avere e sta avendo – è quello di eliminare il più possibile questa cultura del sospetto che appartiene al contesto italiano, non solo a quello calcistico. La maggior trasparenza in questi dialoghi fra gli arbitri, che sono stati pubblicati nel documentario sulla Serie A, fa vedere come in realtà non ci deve essere questo sospetto, ma solo qualche errore. Meno male che c’è, almeno siamo umani».

SUPERLEGA – «La Superlega va analizzata bene, è ovvio che le tempistiche e le modalità non siano state condivisibili da alcuno. Le ragioni che hanno portato alcune squadre a proporla vanno esaminate seriamente, al di là poi della questione giuridica che ha portato il tema fino alla Corte di giustizia europea. C’è proprio una questione che impatta su come è governato non solo il calcio, ma lo sport, in regime di monopolio o meno rispetto ad altre grandi competizioni. La Superlega si collega al tema del numero delle partite: dietro la Superlega c’è anche un desiderio di alcune squadre di organizzarsi un proprio campionato, non rinunciando a giocare il proprio campionato nazionale, ma quasi rimodulando il tipo di partite e il tipo di redditività delle partite all’estero. E’ ovvio che, come Lega di A, nessun progetto che porti a danneggiare il campionato nazionale può essere in qualche modo avallato».

CONSUMO ENERGETICO – «Il consumo energetico legato alla partita è identico sia che si giochi di notte che si giochi di giorno. Le tecnologie che usiamo, VAR e goal-line technology, richiedono la stessa illuminazione. Abbiamo già ridotto del 25/30% i tempi di illuminazione. Dobbiamo sostituire le luci agli impianti, utilizzando lampade a LED dal ridotto consumo energetico. Il terzo punto è quello di utilizzare impianti fotovoltaici: oltre l’80% degli stadi ne è sprovvisto».

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