2013

Serie A, Braschi sugli arbitri: «Tollerabilità? Dobbiamo rispettare le norme FIFA»

Pubblicato

su

SERIE A BRASCHIStefano Braschi, designatore arbitrale italiano, è intervenuto durante il programma radiofonico Radio Anch’io Sport in onda sulle frequenze di Radio 1. Ecco le sue dichiarazioni sulla classe arbitrale: «Sono dell’avviso che non bisogna fare un bilancio dopo sole 9 giornate. Abbiamo un gruppo di arbitri esperti e di qualità e nello stesso tempo ragazzi giovani che si stanno inserendo bene e riceviamo attestati di stima anche in ambito internazionale».

LE NUOVE REGOLE – «Non bisogna trascurare anche l’inserimento degli arbiri di porta che, dopo uno scetticismo iniziale, stanno portando i risultati sperati. Quest’anno a parte quei pochi episodi direi che l’andamento è più che positivo. Di sicuro la nuova applicazione del fuorigioco è importante e va a toccare dei parametri sui quali gli assistenti erano abituati a lavorare. A parte un errore forse, direi che gli errori commessi fino ad ora riguardano la vecchia norma e non questa introduzione».

QUESTIONE RIGORI – «E’ normale che ci voglia un pò di tempo per assimilare le nuove regole. Non dipende da noi e non dobbiamo stabilire se sia giusto o sbagliato, certe regole ci vengono imposte e noi dobbiamo adattarci. I rigori dati al Napoli? Credo che nel secondo caso il braccio era molto attaccato al corpo ma era facile essere tratti in inganno per lo svolgimento dell’azione. Negli ultimi tre anni, noi abbiamo il numero di rigori dati in partita più alto di tutti i maggiori campionati europei e quindi non è vero che sorvoliamo in certi casi».

TOLLERABILITA’ – «Noi cerchiamo di applicare le norme imposte dalla FIFA, perchè non possiamo arbitrare in un certo modo in Italia e poi cambiare durante le competizioni europee. Sulla tollerabilità dei falli di mano è sempre una questione relativa: se un calciatore, anche se involontariamente, allarga le braccia intervenendo con le mani sul pallone in maniera non corretta nei confronti dell’avversario è difficile non fischiare fallo».

CALCIO MODERNO – «Io non ho notato grandi proteste in questo inizio di campionato. Il gioco è sempre più veloce ed è sempre più difficile arbitrare e questo è sotto gli occhi di tutti. Ci sono delle situazioni in cui qualsiasi decisione può prendere un direttore di gara risulta giusta anche se può creare malumore all’una o all’altra squadra, e questo può sembrare paradossale anche se è una cosa reale. Tecnologia per aiutare l’arbitraggio? Io credo che anche con l’introduzione di tecniche moderne ci saranno sempre delle situazioni che non sono nè nere e nè bianche e quindi difficili da valutare».

Exit mobile version