2013
Serie A, 8^ giornata: Roma Napoli, pagelle
Dall’inviato allo Stadio Olimpico di Roma Massimiliano Bruno
SERIE A 8^ GIORNATA ROMA NAPOLI – Ecco le pagelle della sfida dell’Olimpico tra Roma e Napoli, anticipo e sfida di cartello dell’ottavo turno di campionato, terminato sul risultato di 2-0 per i padroni di casa.
Roma (4-3-3)
De Sanctis 6.5 – E’ freddissimo su Pandev nella clamorosa occasione fallita dal macedone nella prima frazione di gara e si dimostra pedina affidabile per la retroguardia giallorossa.
Maicon 6.5 – Meno esuberante rispetto ai suoi standard perché al rientro e perché deve badare alle iniziative di Insigne. Nel secondo tempo un paio di iniziative devastanti sulla sua corsia d’appartenenza.
Benatia 6.5 – Con la sua fisicità ed il suo atletismo Pandev non può essere un avversario irresistibile, lo controlla agevolmente senza commettere sbavature.
Castan 6 – Ha giovato dell’innesto provvidenziale di Benatia: più attento e concentrato rispetto alla deludente – per usare un eufemismo – passata stagione.
Dodò 7 – Limita le folate offensive per non regalare un centimetro ad un cliente come Callejon, letale nell’aggressione degli spazi. Ci riesce benissimo per l’intero corso della gara.
Pjanic 8 – La punizione con cui sblocca la gara nell’overtime del primo tempo è un capolavoro di classe e precisione: chiude la gara con il penalty del 2-0, sempre più leader di questa ambiziosa Roma. Momento d’oro dopo la storica qualificazione mondiale della sua Bosnia.
De Rossi 7 – Salva sull’occasione di Pandev con la palla che rotolava lentamente verso la porta, dà sostanza alla squadra mettendoci fisico e determinazione: attore (principale) ritrovato.
Strootman 6.5 – E’ un profile di centrocampista molto completo: fa tutto e lo fa bene, anche nel momento di sofferenza della sua squadra sembra essere tra I più lucidi nelle scelte.
Florenzi 6.5 – Corsa, corsa ed ancora corsa. E’ uno dei segreti di questa Roma e lui ne è sicuramente uno degli interpreti più decisivi.
Totti 6 – Abbandona anticipatamente il campo a causa di un infortunio muscolare: mezzora in cui come di consueto prova ad innescare la velocità degli esterni offensivi.
(dal 32’ Borriello) 6 – Si procura il rigore che decide la gara, fa poco altro ma l’apporto è comunque sufficiente.
Gervinho 6.5 – Causa la punizione da cui nasce lo splendido gol di Pjanic, è bravo a sfruttare la mancata resistenza di Cannavaro: quando riesce a trovare gli spazi per lanciarsi ed affondare è un cliente scomodissimo.
(dal 57’ Ljajic) 6 – Qualità evidente, darà tutto per ritagliarsi un ruolo da protagonista in questa Roma.
Napoli (4-2-3-1)
Reina 6 – Prova a distendersi ma non può nulla sull’eccellente punizione di Pjanic.
Maggio 5.5 – Al rientro dall’infortunio non demerita inizialmente, cala alla distanza e nella ripresa resta tendenzialmente sulle sue.
Albiol 6 – Disfa tutto Cannavaro, la sua prestazione non è affatto negativa ed è già in condizione atletica sufficiente.
Britos 6 – Finché resta in campo regge, poi l’infortunio alla spalla che lo costringe ad abbandonare anticipatamente il campo.
(dal 44’ Cannavaro) 4 – Ingresso disastroso: neanche il tempo di mettere piede in campo e commette uno stupido fallo su Gervinho che poi porta al capolavoro con cui Pjanic sblocca la gara. Poi il fallo da rigore su Borriello: prestazione da incubo.
Mesto 6 – Quando gli esterni giallorossi accelerano ce la mette tutta per reggere il passo ed il suo impegno è apprezzabile, spostato tra l’altro sulla corsia che non gli compete.
Behrami 6 – Il migliore del Napoli come spesso accade: a centrocampo o in difesa è il solito leone e seppur non in una giornata brillante nel complesso è assolutamente sufficiente.
Inler 5.5 – Ci prova dalla distanza con qualche conclusione delle sue ma perde tanti palloni e quando I ritmi si elevano lui va in sofferenza confermando un evidente limite.
Callejon 5 – Avrebbe dovuto fare ferro e fuoco con Dodò ma non lo salta mai e non trova spazi per la sua azione.
Hamsik 5.5 – Meno lucido del solito, prova a dare la scossa ad inizio ripresa ma è schiacciato dall’aggressività dei mediani avversari.
Insigne 6 – Coglie un palo nel primo tempo ed in quel caso avrebbe potuto fare meglio, va ad intermittenza ma quando accelera crea grattacapi alla linea difensiva giallorossa.
Pandev 4 – Si divora un gol fatto solo davanti all’ex De Sanctis, si lascia ipnotizzare ma l’occasione era alla portata di qualsiasi attaccante di Serie A: avrebbe alterato il corso della gara.
(dal 68’ Higuain) s.v.