2013

Serie A, 26^ giornata: Parma-Catania, le pagelle

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PAGELLE SERIE A: PARMA-CATANIA 1-2 – Il Catania continua a cullare sogni europei andando a conquistare tre pesantissimi punti contro un Parma che regala tutta la prima frazione di gioco agli uomini di Maran. Strepitosa la prestazione di Lucas Castro, bravo a trovare la punizione per la rete di Lodi e nel servire l’assist per il raddoppio di Keko. Nel Parma, Biabiany è sciupone ma ha il merito di indovinare il cross giusto per l’inutile marcatura di Amauri. Da lodare la prova di Parolo per i ducali.

PARMA (4-3-3)

Mirante: 5 – Rientra dopo un inatteso recupero lampo ma le prestazioni non sono ancora lucide. Si fa sorprendere ingenuamente dalla punizione di Lodi, mentre su Keko può far ben poco. Nella ripresa ritrova l’attenzione ma la frittata è ormai fatta.

Rosi: 5 – Visibilmente in difficoltà nel tenere a freno la dirompente velocità di Gomez, è costretto a chiedere il supporto dei compagni per mettergli la museruola. Si fa perdonare parzialmente fermando un tiro a botta sicura di Bergessio.

Coda: 5 – Come il compagno di reparto, va in debito d’ossigeno nel contenere la superiorità territoriale del Catania nella prima frazione di gioco. Esce ad inizio ripresa per un problema. Solo dopo si scoprirà che il difensore è statp ricoverato d’urgenza al “Maggiore” dato che aveva perso conoscenza. Fortunatamente la Tac è negativa.

Paletta: 5,5 – Al centro della difesa sembra patire non poco le avanzate su palla inattiva degli etnei. Prende un po’ le misure nella ripresa e si fa notare per alcuni recuperi importanti.

Mesbah: 5 – Tenere a bada gli argentini del Catania non era cosa facile, se poi ci aggiungiamo una certa sterilità nelle ripartenze ne viene fuori una gara mediocre. 5, come il numero di maglia dell’algerino.

Marchionni: 5,5 – Dovrebbe provare ad accendere la lampadina per trovare qualche bella iniziativa nella prima frazione di gara, invece rimane compassato. Solo nella ripresa esce fuori gli artigli.

Valdes: 4 – Il gioco del Parma passa tutto da lui, e si vede. Lento nel portare palla, si limita ad un gioco poco redditizia che permette ai rossazzurri di gestire il tempo della prima parte del match. La dormita su Castro permette al Catania di andare al riposo avanti di due reti. Nel secondo tempo aumentano i palloni giocati ma non la qualità.

Parolo: 6 – Ha il merito di crederci. Non trovando compagni in fase di appoggio decide di fare tutto da solo e per bene due volte mette Andujar in ambasce. Sfortunato ma volenteroso.

Biabiany: 5 – Non è un attaccante da doppia cifra e si vede. Corre come un matto per tutto il campo, ma al momento di metterla dentro si appanna. Clamorosa la rete fallita a porta vuota. Si fa perdonare con l’assist per il gol di Amauri, ma è troppo poco, troppo!

Amauri: 6 – Fa praticamente reparto da solo. L’età non gli dà aiuto ma la volontà resta di ferro. Di testa non ha il mirino ben tarato, allora si affida ai piedi e fa secco Andujar. Troppo tardi però.

Belfodil: S.V. – L’infortunio non è ancora smaltito e la sostituzione lo toglie dai giochi troppo presto per poterlo giudicare.

Palladino: 4,5 – Entra dopo appena 24 minuti, ma forse è troppo freddo e la partita la vede da spettatore. Poco presente, si rende protagonista con passaggi troppo grossolani per poter impensierire la difesa etnea.

Lucarelli: 6 – Entra al posto di Coda nella ripresa e riesce a contenere maggiormente il triumvirato del tango argentino.

Nilis: S.V. – Scampoli di gioco per un attaccante che ancora deve dimostrare il suo valore.

CATANIA (4-2-3-1)

Andujar: 6,5 – Ha dalla sua una certa tranquillità che gli viene da una difesa solida e ben attrezzata. Se poi c’è da tuffarsi e dimostrare di valere una maglia da titolare in Nazionale, Mariano non si tira indietro. Nulla può sul gol di Amauri.

Bellusci: 6 – Lui continua a dire di essere un centrale, ma sulla destra continua a dimostrare di saperci fare. Tante galoppate, forse troppe. Poi è costretto ad uscire ad inizio ripresa. Peccato quel giallo: per lui niente Inter.

Spolli: 6,5 – Il solito mastino al centro della difesa. Amauri è tallonato stretto da lui e l’ex Juventus soffre la sua pressione. Ha numeri da grande campione, con lui non si passa. Abile anche a far ripartire la manovra.

Legrottaglie: 5 – La prestazione è degna della sufficienza ma quella feroce (anche se motivata) reazione dopo il gol di Amauri poteva costare caro al Catania. Da uno come lui, con un’esperienza da far accapponare la pelle, certe cose non si possono accettare.

Marchese: 6,5 – La fascia di sinistra è sua di diritto. E’ attualmente il mio esterno basso del campionato italiano. Se lascerà Catania per il Genoa allora il grifone ha fatto un affare. Tallona Biabiany e lo costringe ad un dribbling di troppo.

Izco: 6 – Davanti alla difesa come mediano basso “Marianito” continua a piacere ed a sorprendere positivamente. Metronomo al posto di Almiron, non si tira in dietro se c’è da fare del “lavoro sporco”.

Lodi: 6,5 – Le punizioni per lui non hanno segreti. Chiedetelo a Mirante (anche se il portiere ci mette del suo). Non è la migliore prestazione del numero 10 etneo, ma la rete in apertura mette la gara in discesa per la squadra di Maran. Pulito ed ordinato.

Keko: 7 – Schierato a sorpresa da Maran, parte molto lento ma esce alla distanza. Prima fa le prove generali e poi si fa trovare al posto giusto al momento giusto. Un rapace d’area di rigore. Lo spagnolo ringrazia il tecnico che risponde: “Che numeri questo Keko!”.

Castro: 8 – Semplicemente imprendibile. Si muove con il suo incedere dinoccolato e fa impazzire la retroguardia crociata. Trova la punizione per la rete di Lodi e poi fa fuori Valdes per permettere a Keko il comodo 0-2. La Juve lo vuole? Si metta in coda, please.

Gomez: 7 – Torna ad essere il solito “Papu”. Tante progressione e movimento per i compagni di reparto. Smette di fare l’innamorato pazzo della sfera ed indovina le giuste aperture per mettere in difficoltà Rosi & Co.

Bergessio: 6,5 – L’attaccante atipico continua a non dare punti di riferimento alle difese avversarie e lui non si tira indietro anche a dare una mano in difesa. Gli manca solo il gol, poi fa praticamente tutto.

Alvarez: 6,5 – Aveva la febbre? Sì, di giocare. L’argentino non è al meglio, ma quando entra al posto di Bellusci si dimentica tutti i malesseri e mette fieno in cascina nel successo etneo in Emilia.

Salifu: 6 – Entra al posto di Keko per pochi minuti e fa il suo.

Rolin: S.V. – Pochi scampoli per riscaldarsi in vista dell’Inter. Contro i nerazzurri, date le assenze di Bellusci e Legrottaglie, toccherà a lui difendere la porta di Andujar.  

 

Andrea Mazzeo

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