2014

Serie A, 26^ giornata: Livorno – Napoli, pagelle

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Male Mbaye e Pandev

SERIE A 26^GIORNATA LIVORNO NAPOLI – Ecco le pagelle della sfida dell’Armando Picchi tra Livorno e Napoli, impegno valevole per il ventiseiesimo turno del campionato di Serie A 2013-14 e terminato sul risultato di 1-1.

Livorno (5-3-2)

Bardi 6 – Bene nel primo tempo sui tentativi di Mertens, ordinaria amministrazione nella ripresa.

Mbaye 4.5 – In avvio la goffa auto traversa, poi l’ancor più imbarazzante errore in occasione del calcio di rigore che sblocca la gara. Mette il piede – o meglio il tacco – sul seguente pareggio toscano.

Ceccherini 5.5 – Prova a mettere la pezza sul clamoroso errore di Mbaye ma effettua fallo da rigore su Pandev.

Emerson 6.5 – Gestisce i tempi della linea difensiva con esperienza ed ha qualità per uscire palla al piede, ma di fronte all’intraprendenza degli attaccanti avversari è inevitabile andare in difficoltà: regge con esperienza.

Coda 6 – Fallo o meno poco importa, questo è il suo diktat che segue per l’intero corso della gara: alla fine funziona.

Mesbah 6.5 – Parte da una sua galoppata sulla corsia mancina la confusa azione in area di rigore partenopea che porta all’1-1 del Livorno.

Benassi 6.5 – Ha personalità, prova ad abbinare le due fasi di gioco pressando i centrocampisti avversari ed inserendosi in zona gol con tentativi dalla media distanza.

Greco 6 – Si incarica, bene, della battuta dei calci piazzati ma paga qualcosa in termini di dinamismo: quando i ritmi della gara si elevano sembra pagare dazio, più a suo agio a velocità minori.

(dall’83’ Duncan) s.v.

Biagianti 6 – Corre per due e su questo non gli si può rimproverare nulla: nel primo tempo però tiene una posizione troppo bassa ed è complice di un Livorno troppo remissivo.

Belfodil 5.5 – Dovrebbe garantire dinamismo e qualità all’attacco toscano ma gli riesce ben poco e raramente entra nel vivo del gioco: qualche spunto nella ripresa.

(dal 77’ Emeghara) s.v.

Paulinho 6 – E’ il giocatore di maggiore qualità in questo Livorno e su questo non c’è alcun dubbio: oggi nel complesso è limitato dai centrali avversari, ha una grande chance ma è Reina a negargli il gol.

(dal 90’ Castellini) s.v.

 

Napoli (4-2-3-1)

Reina 5.5 – In occasione dell’autorete il tentativo di smorzare il pallone è maldestro ma poi è sfortunato nella fatale deviazione di schiena, nella ripresa un riflesso prodigioso su una botta ravvicinata di Paulinho.

Maggio 5.5 – Un grande intervento in chiusura su Paulinho in avvio di ripresa, spinge seppur non con una costanza impressionante e troppo spesso – a causa del baricentro basso del Livorno – non riesce ad arrivare sul fondo e deve limitarsi ad inoffensivi cross dalla trequarti.

Fernandez 5.5 – Tramuta in interventi complicati semplici disimpegni, meglio quando ha palla al piede e deve impostare le prime battute della manovra.

Britos 6 – Svetta sulle palle alte in un primo tempo in cui a dire il vero la difesa del Napoli ha poche situazioni complesse da sbrigare, gran recupero nel secondo tempo su Belfodil lanciato a rete da un errore di Callejon ma sbaglia spesso i movimenti per far scattare la trappola del fuorigioco.

Ghoulam 6 – Eccellente sotto il profilo atletico, lo ritrovi ovunque sia quando c’è da difendere che offendere: alcune scelte sono sbagliate però e deve maturare.

Inler 5.5 – Non convince in fase d’interdizione, la scelta è molto spesso quella errata: cala evidentemente di tono nella ripresa e non si intuisce perché Benitez non dia spazio al fresco Dzemaili.

Jorginho 6.5 – Velocizza sempre l’azione partenopea giocando ad un tocco quando può, non si limita mai alla giocata banale pur a costo di sbagliare: le sue verticalizzazioni sono splendide, è il più lucido nel Napoli.

Callejon 5 – Tira il fiato dopo una prima parte di stagione mostruosa: ci sta.

Hamsik 5.5 – Molto mobile sin dalle prime battute, l’obiettivo è quello di giocare il maggior numero possibile di palloni e rendersi visibile ai suoi compagni: a preoccupare è l’impressionante calo nella ripresa, segnale inequivocabile di una condizione atletica tutta da ricercare dopo l’infortunio al piede.

(dall’83’ Zapata) 5 – Fallisce una chance clamorosa arrivando in ritardo sul suggerimento di Mertens.

Mertens 6.5 – L’intraprendenza è la sua dote: non si ferma mai e prova con costanza la giocata personale, alle volte esagerando in tal senso. Realizza il rigore del momentaneo vantaggio,

Pandev 5 – In avvio sbaglia tutto ciò che può sbagliare: appoggi, movimenti, posizioni. Poi è furbo e lesto nell’approfittare dell’orrore di Mbaye per procurarsi il rigore, ma nel complesso la prestazione è a dir poco sottotono.

(dal 70’ Insigne) 5.5 – Non incide sul corso della gara.

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