SERIE A NAPOLI SAMPDORIA PAGELLE – Si è concluso il match del venticinquesimo turno di Serie A tra Napoli e Sampdoria. Eccovi le pagelle dell’incontro del San Paolo di Napoli, vi ricordiamo inoltre che potete rivivere tutte le emozioni della partita.

TABELLINO

NAPOLI 0-0 SAMPDORIA

Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos (60’ Pandev); Mesto, Inler (76’ Dzemaili), Behrami, Armero (60’ Zuniga); Hamsik; Insigne e Cavani. A disposizione: Rosati, Grava, Rolando, Maggio, Donadel, El Kaddouri, Calaiò. Allenatore: Mazzarri.

Sampdoria (3-5-2): Romero; Rossini; Gastaldello; Costa; De Silvestri (90’ Mustafi); Obiang; Krsticic; Poli; Estigarribia; Sansone (65’ Eder); Icardi (80’ Maxi Lopez); A disposizione: Da Costa, Berni, Berardi, Castellini, Rodriguez, Munari, Poulsen, Maresca, Soriano. Allenatore: Limone.

Ammoniti: Campagnaro; Inler; Gastaldello.

NAPOLI

DE SANCTIS 6: rischia nell’uscita su Costa nel primo tempo e molto nell’uscita dall’area di rigore per anticipare Maxi Lopez.

CAMPAGNARO 6.5: si è spinto molto in avanti per aiutare un poco propositivo Mesto sulla fascia.

CANNAVARO 6.5: perde Sansone nella prima azione del match, poi sale in cattedra e sfiora anche il gol.

BRITOS 6: gioca con coraggio, non si risparmia e spesso ci mette anche una pezza (dal 60’ Pandev, 6.5: buon impatto sulla partita, solito spirito combattivo).

MESTO 5.5: tiene bene indietro Estigarribia, ma non spinge come dovrebbe.

INLER 5.5: lento nelle giocate, per nulla brillante ma molto caparbio (dal 76’ Dzemaili, sv).

BEHRAMI 5.5: gioca troppo indietro, senza dare il supporto necessario alla manovra d’attacco.

ARMERO 5.5: alterna buone sgroppate, si affaccia in area una volta, ma va spesso in affanno in fase difensiva (dal 60’ Zuniga, 5.5: non riesce a far meglio del suo predecessore).

HAMSIK 6: non riesce ad incunearsi tra le linee, sbaglia molti appoggi, ma ha suoi suoi piedi l’occasione ghiotta per il gol.

INSIGNE 6.5: poco sostenuto dai centrocampisti, ha provato a dar vivacità all’attacco, cercando soluzioni personali e provando a sfruttare le qualità di Cavani.

CAVANI 6: non ha mostrato la lucidità di sempre, ma ha giocato con la solita generosità, che questa volta non è bastata.

ALL. MAZZARRI 5.5: sentiva molto l’importanza del match, ha provato a spingere con la sua solita grinta la squadra, che non ha mostrato oggi pomeriggio grande ritmo e velocità, ma ha trasmesso anche tanto nervosismo ai suoi giocatori. Sfumata, dunque, l’occasione di avvicinare la Juventus, dopo il passo falso dei bianconeri ieri a Roma.

SAMPDORIA

ROMERO 7: molto attento, fondamentale nella deviazione sul palo dopo il tiro di Hamsik.

ROSSINI 6.5: non si risparmia, mantiene salda la retroguardia doriana.

GASTALDELLO 6.5: buone chiusure, praticamente granitico, un incubo per Cavani.

COSTA 6.5: tiene bene a livello difensivo e si rende pericoloso anche sui calci piazzati.

DE SILVESTRI 6: ha buona gamba e la usa per mettere spesso in affanno Armero (dal 90’ Mustafi, sv).

OBIANG 6: ha sfruttato la sua buona visione di gioco, nel secondo tempo ha tirato i remi in barca.

KRSTICIC 6.5: allineatosi spesso ai difensori per aiutare le retroguardia in fase di non possesso, ha costruito una diga che ha creato qualche grattacapo ad Hamsik ed ha mostrato un buon piede in fase di costruzione.

POLI 6: ha gestito bene la manovra blucerchiata, molto pungente negli inserimenti offensivi, nel secondo tempo si è trasformato anche in difensore.

ESTIGARRIBIA 6: meglio in fase di copertura, poco propositivo sulla fascia, si è trasformato in terzino, ma ha giocato con brillantezza fino alla fine.

SANSONE 6.5: pressing costante, mai domo, una spina nel fianco della difesa partenopea nel primo tempo (dal 65’ Eder, 5.5: entrato in campo per dar respiro e profondità, si arrocca con il resto della squadra per difendere).

ICARDI 6: crea qualche apprensione alla difesa azzurra, che però lo contiene senza grossi problemi (dall’80’ Maxi Lopez, sv).

ALL. LIMONE 7: squadra ben messa in campo, che ha dimostrato di star bene anche fisicamente, visto che ha retto fino alla fine e soprattutto nei minuti finali il forcing dei partenopei. Molto ordinata, ha lasciato pochi spazi per gran parte del match, salvo poi chiudersi in difesa sul finire del match, complice soprattutto la spinta costante degli avversari.