Editoriale
Serie A bentornata: sabato a tinte nerazzurre, partite del cuore per Sarri e DiFra
Scatta la Serie A 2021-2022 con un sabato sera che testerà immediatamente la temperatura di Inter e Atalanta
Bentornata Serie A. Il giorno più atteso da tutti i tifosi è finalmente arrivato con l’edizione numero 120 del massimo campionato di calcio italiano, la novantesima a girone unico.
E toccherà proprio all’unico club sempre presente inaugurare il nuovo torneo. A San Siro sarà infatti l’Inter campione d’Italia in carica a battezzare una stagione nella quale i nerazzurri battaglieranno per raggiungere la seconda stella della propria storia.
Estate turbolenta, però, quella del Biscione tra cessioni dolorose e il cambio in panchina che regalerà la grande chance della carriera a Simone Inzaghi. Al tecnico piacentino l’onere di non far rimpiangere Antonio Conte e di stuzzicare nuovamente l’appetito di uno spogliatoio che ha raggiunto l’apice e ora dovrà dimostrare di saperci restare.
Ma occhio al primo ostacolo, perché quel vecchio volpone di Ballardini sa come giocare brutti scherzi e dal suo Genoa ci si attende un salto di qualità verso il centro classifica. Insomma, per i milanesi un interessante termometro per misurare la temperatura di fine estate.
Discorso che si può tranquillamente applicare anche all’Atalanta che mai come in questa Serie A sembra davvero pronta per lottare per lo Scudetto. Sulla strada di Gasperini ci sarà subito l’allievo prediletto, ovvero quel Ivan Juric che proverà a ridare entusiasmo a una pizza sfibrata e delusa come quella granata.
Il primo sabato di campionato metterà sul piatto però anche il doppio ritorno di Maurizio Sarri. Quello attesissimo su una panchina italiana dopo i tumulti juventini e quello sempre suggestivo contro l’Empoli, laddove il Comandante ha di fatto iniziato a scolpire la sua leggenda.
Una partita del cuore per il neo tecnico della Lazio così come per il nuovo tecnico dell’Hellas Verona. La caccia al riscatto dopo stagioni buie per Eusebio Di Francesco parte proprio da quel Sassuolo che lo rese grande. Ma non ci sarà troppo tempo per baci e abbracci, la crudele logica del risultato non ammette distrazioni, nemmeno alla prima di campionato.