2014
Serie A, 20^ giornata: Catania – Fiorentina, pagelle
Come si sono comportati i 22 in campo? Scopriamolo assieme
SERIE A CATANIA FIORENTINA PAGELLE – Oggi pomeriggio alle ore quindici allo Stadio Angelo Massimino – Cibali di Catania è andata in scena la sfida tra Catania e Fiorentina, la prima partita valida per il girone di ritorno del campionato italiano di Serie A. Le due squadre hanno finito di darsi battaglia da pochi minuti, andiamo a vedere come si sono comportati i giocatori in campo: ecco le pagelle.
CATANIA
Frison 6: Impallinato come si impallinano i tordi, non può nulla sui gol se davanti a sé ha l’esercito di terracotta di Xian.
Rolin 4: Maledirà il giorno in cui ha deciso di essere spostato sulla destra. Non ne azzecca una e dalla sua parte arrivano tutti i gol della Fiorentina, e buon per lui che a un certo punto le partite finiscono, altrimenti sarebbe stato uno strazio. (46′ Leto 5.5: C’è ma non si vede. Alibi: entra in campo nel peggior momento della storia recente del Catania)
Bellusci 4.5: Ha l’alibi di non essere al meglio fisicamente ma non riesce mai a fare un anticipo degno di tale nome. Fa tornare Matri quello di Cagliari (ci sono anche i meriti della punta, eh) e soffre di narcolessia improvvisa quando il pallone è nella sua area.
Spolli 4: Non è che abbia tante colpe, non riesce ad arginare l’attacco della Fiorentina come gli altri ma commette un fallo (non visto da Banti) orrendo quando al 53′ scalcia la testa di Matos. Va tutto storto.
Biraghi 6: Ha la fortuna di trovarsi di fronte uno dei peggiori Cuadrado stagionali, infatti il colombiano non affonda e non riesce a creare grattacapi. Assolto per insufficienza di prove.
Izco 5: Perché, se Pizarro è in una giornata super come quella di oggi, non va a pressarer e rimane a venti metri dal cileno? Inspiegabili certe scelte del capitano catanese che comunque si salva per la grinta messa in campo.
Plasil 5.5: Anche lui non accorcia sul centrocampo della Fiorentina quando è in possesso palla, ma ha il pregio di partire col piede giusto. Passati i primi venti minuti esaurisce la verve e cala vistosamente alla distanza.
Rinaudo 5: La Fiorentina ha messo tutti in allarme quando ha visto Rinaudo tra gli avversari, ma questo Rinaudo qui dell’aggressività del livornese ha poco o nulla. Esordio in A molle, condito da un giallo evitabilissimo e qualche passaggio a vanvera. (79′ Guarente s.v.)
Castro 6: Una volta da fuori e una volta di testa, il giocatore argentino almeno ci ha provato a scrollarsi di dosso i fischi del Cibali. Si merita la sufficienza per quanto prova a dannarsi in avanti, ma i compagni oggi non lo hanno seguito affatto. (72′ Keko s.v.)
Bergessio 4: Incredibile come riesca a sbagliare qualsiasi pallone gli passi tra i piedi. Solitamente Bergessio è l’attaccante in A che riesce a dar più aiuto alla manovra, ma oggi ecco l’eccezione che conferma la regola: ai minimi storici.
Barrientos 5: Per chi se lo stesse chiedendo: sì, in campo c’era anche Pablo Barrientos. Calcia in porta su punizione e nulla più, addirittura si fa pure ammonire nella ripresa. Senza mordente per tutto il corso della gara.
All. Maran 4: Il Catania più brutto della stagione, proprio nel giorno in cui torna il tecnico trentino. La sua squadra non ha carattere e le assenze non possono essere un alibi. Veramente imbarazzante la libertà di gioco lasciata al centrocampo della Fiorentina, il più tecnico di tutta la Serie A.
FIORENTINA
Neto 6: Più che parate le sue sono solamente esercizi per sgranchirsi gambe e braccia, avrebbe potuto farsi un giro nel centro di Catania e non ce ne saremmo accorti.
Tomovic 6: Oggi si trova di fronte un attacco parecchio spuntato e soprattutto ha davanti un Cuadrado che nella prima frazione fa poco; nella sua posizione da terzino fa il suo dovere prima di infortunarsi. (46′ Roncaglia 6: Si merita un voto solo perché gioca quarantacinque minuti, perché altrimenti non ce ne sarebbe stato bisogno)
Savic 6: Impegnato poco o nulla oggi, come i compagni di reparto. Bergessio, Barrientos e compagnia cantante impensieriscono davvero poco e non riescono a creare problemi al montenegrino.
Gonzalo 5.5: Una partita tutto sommato semplice, ordinaria amministrazione più che altro, ma a inizio secondo tempo per una sciocchezza si fa ammonire e salterà la partita col Genoa. Ergo, mezzo voto in meno.
Pasqual 7.5: E’ un giocatore determinante, oggi lo ha dimostrato ancora una volta prendendosi una nomination come miglior attore non protagonista. Da lui nasce il vantaggio viola, e sempre lui dà l’assist decisivo per Matri. E il 3-0? Guardate un po’ chi ha fatto partire l’azione.
Pizarro 7.5: E’ il ghost writer del centrocampo e del gioco viola. Lo vedi poco ma non sbaglia mai, ogni sua palla è centellinata al minimo e verticalizza in modo magistrale. Essenziale per la manovra dei toscani.
Fernandez 7: Un voto in più per la bellezza e il coefficiente di difficoltà del gol, con la palla colpita di controbalzo e di esterno collo per poi farla morire nell’angolo basso. Per il resto spinge molto, entra anche nel 3-0 e colpisce una traversa splendida.
Valero 6.5: Stavolta il cervello spagnolo ha deciso di lasciare il palcoscenico al collega Pizarro ma anche lui non ha demeritato, si veda ad esempio il filtrante per il cross di Pasqual in occasione del due a zero. (72′ Ambrosini s.v.)
Cuadrado 5: Strano ma vero, Cuadrado è il peggiore in campo della Fiorentina. Agevola i compiti difensivi di Biraghi giocando una partita senza troppi frizzi o lazzi e senza mai impensierire gli avversari. In involuzione nelle ultime tre gare.
Matri 8: E’ la settimana della rinascita? Può darsi, a lui comunque bastano due minuti e due tocchi sporchi per indossare i panni dell’Araba Fenice, prima fa da sponda a Fernandez e poi con la punta del piede batte Frison. Il secondo gol è comodissimo e serve solo per arrotondare. (46′ Matos 5.5: Ancora troppo leggero per portare la croce là davanti)
Vargas 6: Senza infamia e senza lode, anche lui come Cuadrado non incide ma comunque fa il suo lavoro là davanti. Lascia spesso spazio a Pasqual e fa bene, vista la giornatona del capitano.
All. Montella 7: La sua Fiorentina gioca sul serio solo per un quarto d’ora, quanto basta per annientare la resistenza del Catania. ottimo giro palla e ottimo l’inserimento nel modulo di Matri: vince da ex senza far calare la concentrazione dei suoi.