2013

Serie A, 15^ giornata: Sampdoria – Catania, pagelle

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Bene Leto e De Silvestri, punge poco Castro

SAMPDORIA CATANIA SERIE A PAGELLE – Si sono giocate poco fa le cinque gare valevoli per il turno delle quindici in Serie A. In attesa del posticipo di stasera che chiuderà la giornata numero quindici del massimo campionato italiano, occupiamoci adesso del match che si è appena concluso allo stadio Luigi Ferraris – Marassi di Verona, dove si sono trovati di fronte la Sampdoria e il Catania. Qui di seguito trovate le pagelle della partita.

SAMPDORIA 

Da Costa 6: Non deve compiere parate e giornate così sono il sogno di ogni portiere.
De Silvestri 7: Spinge molto sulla destra e come sempre si dimostra uno dei più attivi in fase di spinta, cerca di mettere qualche buon pallone in mezzoe su un traversone pennellato a meraviglia arriva il vantaggio doriano. Apprezzabile il look alla Walter White.
Mustafi 6: Castro è un ectoplasma e i pochi pericoli in avanti per il Catania prova a crearli dunque Leto, che difficilmente si avvicina all’area anche grazie al buon lavoro di Mustafi. Non aveva comunque da svolgere un compito difficile.
Gastaldello 5.5: Così come Mustafi anche il capitno si limita al compitino ma molte volte è impreciso, soprattutto quando sulle palle alte si trova in difficoltà pur essendo da solo in area. Serve più comunicazione coi compagni.
Costa 6.5: Gli esterni potevano e dovevano essere un’arma per la Sampdoria, come ha testimoniato la buona prova di Costa, moto perpetuo sulla fascia sinistra e anche dispensatore di cross interessanti. (81′ Regini s.v.)
Palombo 6: Ormai abbiamo appurato che il suo ruolo è quello di centrocampista centrale, da lì infatti può sia rompere il gioco che provare a impostare. Non c’era tutto questo lavoro da compiere oggi, si mette in mostra per il bell’assist per Gabbiadini.
Obiang 6.5: Come al solito, uno dei giocatori più intelligenti che la Serie A ha in questo momento storico. Sa sempre qual è la giocata giusta da fare e riesce a dare senso alla manovra sampdoriana, anche se gli spazi oggi erano davvero pochi. 
Gabbiadini 6.5: Ci prova con quel suo sinistro per cui è stato paragonato a Gigi Riva (sacrilegio), ma nulla più. Dà ancora l’impressione di essere fuori ruolo sulla sinistra e infatti segna quando è spostato prima punta. Ah, che golazo!
Soriano 5: Dovrebbe essere balzante come l’omonimo gatto ma ha in comune con il felino solo l’affettuosità nei confronti della difesa catanese. Poche volte è nel vivo del gioco, non replica le ultime buone uscite. 
Eder 7: La sensazione è che grazie al brasiliano la Samp davanti sia ficcante e riesca a sfruttare bene le sue avanzate sulla fascia. Potrebbe anche meritarsi un rigore però nella ripresa si rifà con un gran gol e molte incursioni pericolose. (86′ Wszolek s.v.)
Pozzi 5: Giudicare un attaccante è sempre difficile perché va valutato in base alla quantità di palloni avuti e Pozzi oggi ne ha ricevuti davvero pochi, però è anche vero che non è sembrato tarantolato e caparbio come da suo solito. (57′ Krsticic 6.5: Non gliela tolgono mai, gran controllo e soprattutto gran personalità)
All. Mihajlovic 7: Il pubblico di Marassi che si alza in piedi a fine gara è sintomatico della buona prova della Sampdoria che convince sul piano dell’intensità prima che su quello del gioco. Il 4-2-3-1 è la strada giusta, possiamo dirlo.

CATANIA

Frison 6: Non ha colpe sulle segnature della Sampdoria, sulla prima non esce ma non doveva farlo e sul secondo è tutto merito di Gabbiadini. Ottimo al 90′ su Gabbiadini.
Peruzzi 5.5: Seconda presenza stagionale e già si intuisce perché qualcuno in Argentina lo ha paragonato a Javier Zanetti: ha corsa e anche tecnica, poi in fase difensiva se la cava pure bene, però si prende un voto in meno per il concorso di colpa sullo 0-1. (59′ Lopez 5: Non riesce a incidere in quella mezz’ora che gli viene assegnata)
Gyomber 5: Prendere le misure ad Eder non è facilissimo e lui potrebbe pagarne le conseguenze al nono ma Celi non fischia un rigore che poteva starci. C’è differenza tra i due anche se il brasiliano ha la meglio solo di testa.
Legrottaglie 6.5: Il Catania si trova a dover difendere soprattutto sui calci piazzati e Legrottaglie è sempre attento dimostrandosi uno dei migliori. Non ha colpe sul gol e per il resto guida la difesa da leader.
Spolli 5.5: Vedi quanto detto per Legrottaglie; riesce ad arginare bene uno spento Pozzi, tiene bene nella retroguardia a cinque del Catania e paga colpe non sue. Non troppo deciso in occasione del raddoppio, ma anche qui non è il principale colpevole. Cala alla distanza.
Biraghi 5.5: Sulla sua fascia il cliente non è dei migliori e si chiama De Silvestri, migliore in campo. L’ex interista ci prova a far bene ma è schiacciato indietro e non riesce a liberarsi mai in zona offensiva. Bravo a salvare su Gabbiadini al 63′.
Leto 6.5: Uno dei migliori della squadra etnea, l’unico a provarci almeno nel primo tempo quando si alterna con Castro in avanti. E’ l’unico che riesce a impensierire, seppur non tantissimo, la difesa della Samp.
Guarente 5.5: Non interpreta al meglio il suo ruolo da frangiflutti a centrocampo e perlopiù gioca di rottura ma in modo parecchio falloso. Non male palla al piede ma in quella posizione ci si aspettava qualcosa in più.
Plasil 6: Prova a spezzare il ritmo della Samp e talvolta ci riesce ma non è in giornata di grazia quindi nella maggior parte dei casi si limita al compitino. Quando serve però fa pesare l’esperienza. 
Monzon 5: La sostituzione a inizio ripresa non è una bocciatura ma poco ci manca, ancora non si è visto quel giocatore esplosivo che dovrebbe essere Monzon. Soffre molto gli attacchi dei liguri e in avanti è nullo. (59′ Keko 6.5: Dà la frizzantezza che serviva al Catania, si meritava il posto da titolare)
Castro 5: Si prende il giallo più stupido dell’anno per una protesta inutile e questa è la summa di tutta la sua partita, passata a barcamenarsi là davanti alla ricerca di qualcosa di buono. Qualcosa di buono che, puntualmente, non arriva mai. (71′ Boateng s.v.)
All. De Canio 5.5: Gli alibi ci sono e sono molti, quello più importante di tutti è il numero di infortunati. Paga disattenzioni personali in occasione dei due gol, ma làa davanti non punge, urge qualcosa di nuovo sul mercato.

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